Roma, pedoni sempre più in pericolo

A Roma le auto non sono le uniche ad avere problemi con le strade ma a causa delle numerose vittime anche i pedoni iniziano ad essere un'emergenza che va affrontata

Roma, pedoni sempre più in pericolo

"L'uso della tecnologia potrebbe ridurre del 50% il numero di pedoni morti sugli attraversamenti pedonali a Roma", apre così il suo intervento Giordano Biserni presidente dell'Asaps

È un bilancio oramai tragico, a Roma ci sono sempre più morti tra i pedoni e si potrebbero ridurre anche grazie all'impiego di nuove tecnologie che aiuterebbero gli automobilisti a distinguere maggiormente le strade occupate dalle persone. Continua così il suo intervento Biserni, dicendo che "Strisce pedonali illuminate al led o in 3D, segnaletica verticale che lampeggia quando c'è un pedone, cartelli che evidenziano la presenza delle zebre e il pedovelox. Telecamere puntate sulle strisce per sanzionare chi non si ferma davanti a un pedone, l'utente più debole, indifeso".

Sono 107 le vittime uccise sulle strisce da inizio anno nella capitale, un numero che impone un'inversione di tendenza e una maggiore accortezza nel segnalare le strisce pedonali:"Ma servono anche una presenza più capillare di vigili e campagne di sensibilizzazione contro la distrazione alla guida, ricordando che ci sono dei limiti che la fisica impone. A una velocità di 50 km/h, in 1 secondo percorriamo 14 metri e considerando lo spazio di arresto, dovremmo avere 27 metri a disposizione per frenare", prosegue Biserni dicendo che se non si agisce il prima possibile potrebbe esserci un punto di non ritorno. L'esempio citato è quello di Forlì, quando in città si iniziarono a ricolorare le zebre e a mettere in sicurezza tutti gli attraversamenti si ridussero le morti del 50%.

A Roma l'80% delle strisce non sono visibili e purtroppo è un problema visto che per rimodernare tutta la situazione ci vorrebbe un investimento per 4 oppure 5 milioni di euro spiega la Raggi a Il Messaggero.

Durante l'incontro era presente anche Umberto Guidone, il segretario generale della Fondazione Ania per la Sicurezza Stradale che ha detto:"L'intervento portò a evidenze statistiche con una riduzione di un terzo delle vittime: nel 2009 ci furono 65 pedoni morti, più di uno a settimana; nel 2010 quando erano in corso i lavori sulle strisce il calo fu del 34%, nel 2011 del 32%, l'anno successivo, il calo fu solo del 14%. Nel 2017 rispetto al 2010 c'è stato il 13% in più di pedoni morti, rispetto al 2016 addirittura il 29%.

Ricordo, infine, che il 50% dei pedoni morti è stato travolto mentre attraversava sulle strisce, ecco perché - conclude Guidone - la visibilità delle zebre è fondamentale".

Una delle ultime vittime della strada è stato il viceprefetto di Roma, morto schiacciato da un autobus mentre stava attraversando sulle strisce pedonali insieme alla moglie.

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