Cronache

Rubarono quadri di Rubens e Renoir: cinque arresti a Monza

Le indagini dei carabinieri del nucleo tutela del patrimonio culturale erano partite più di un anno fa

Rubarono quadri di Rubens e Renoir: cinque arresti a Monza

I carabinieri di Monza hanno arrestato cinque persone, quattro italiani e un croato, accusati di aver rubato due opere di Rubens e Renoir, rispettivamente La Sacra famiglia e Le fanciulle sul prato.

Il 20 aprile 2017, un commerciante d'arte cagliaritano aveva denunciato la scomparsa dei quadri. I truffatori avevano finto di volerli acquistare per conto di un diplomatico israeliano. Il pomeriggio del 20 aprile, il gallerista, a seguito di una trattativa durata diverse settimane, si era accordato col compratore per incontrarsi in una casa di via Quintino Sella a Monza. Il luogo serviva ai truffatori per rendere più credibile l'affare, dato che si trattava dello stabile che ospitava, al piano superiore, la sede del consolato dell'Albania. Durante le formalità per il pagamento della somma pattuita, pari a 26 milioni di euro, i dipinti erano stati caricati a bordo di un mezzo, con cui il diplomatico era fuggito.

I militari del nucleo tutela del patrimonio culturale di Monza hanno avviato le indagini, durate oltre un anno, per identificare i truffatori, che erano scappati senza lasciare traccia. Oggi, il gip del tribunale di Monza, su richiesta della procura, ha emesso cinque ordinanze di arresto. Il primo ad essere identificato è stato l'autore materiale del furto, un 44enne croato di Trezzano sul Naviglio, in provincia di Milano. Successivi accertamenti hanno permesso di individuare i complici dell'uomo, padre e figlio, che avevano fornito il supporto logistico e le schede telefoniche per contattare il gallerista.

I tre sono stati condotti sotto custodia nel carcere di Monza, mentre altri due complici, residenti in provincia di Brescia, sono stati denunciati a piede libero e posti agli arresti domiciliari, accusati di aver avuto un ruolo di mediazione nel colpo.

Il maggiore dei carabinieri Francesco Provenza a spiegato, come riporta Repubblica, che le indagini sono ancora in corso, con l'intento di ritrovare i due dipinti rubati, sui quali poi verranno effettuati tutti gli accertamenti, per verificarne l'autenticità.

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