"Salvini miserabile razzista" Ecco il nuovo assessore di Sala

Spunta una foto choc del nuovo assessore all'Edilizia scolastica nella giunta Sala: "Salvini e Orban miserabili razzisti". La denuncia del leghista Morelli

"Salvini miserabile razzista" Ecco il nuovo assessore di Sala

"Salvini e Orban, essere ministri non fa di voi due statisti. Siete e sarete sempre due miserabili razzisti. E noi siamo di più". Un cartello choc quello tenuto in mano da Paolo Limonta, nuovo assessore all'Edilizia scolastica nella giunta di Beppe Sala.

Il sindaco di Milano ha annunciato questa mattiana l'ingresso di Limonta nella squadra. "Volevo qualcuno che mi aiutasse a portare a casa gli obiettivi entro la fine del mandato", ha spiegato Beppe Sala che ha in programma la ristrutturazione e la costruzione di nuove scuole. Dal primo gennaio 2020, Paolo Limonta, già responsabile dell'ufficio di Palazzo Marino per le relazioni con la città durante l'amministrazione Pisapia, diventerà assessore all'Edilizia scolastica del Comune. Ora però spunta una foto che lo ritrare con un cartello in mano a dir poco imbarzzante.

Lo scorso 28 agosto, Limonta ha pubblicato una foto sul suo profilo Facebook che ora sta scatenando le polemiche. Maglietta arancione e sorriso stampato in volto, il braccio destro dell'ex sindaco Pisapia viene immortalato mentre tiene in mano un cartello. "Salvini e Orban, essere ministri non fa di voi due statisti. Siete e sarete sempre due miserabili razzisti. E noi siamo di più", si legge sul foglio. Nella didascalia dell'immagine, la scritta: "Un bel sorriso, tanta determinazione e un paio di rime". Rime improprie per un esponente politico. "Questo é un nuovo assessore di Sala. A Milano centri sociali e cielle vanno a braccetto con buona pace di chi li vota. Di Piu? Miserabile sicuramente", ha denunciato su Facebook il leghista Alessandro Morelli.

Ma Limonta, maestro elementare e consigliere comunale, non è nuovo a uscite come questa. Il neo assessore è solito comunicare con cartelli sul suo profilo social. Ed ecco che spuntano frasi sulla questione della capitana Carola Rackete ("Sono un complice della comandante, venite ad arrestarmi") o sulla Lega ("49 milioni di euro e il resto in rubli. Questa Lega è una vergogna" o "La disumanità non può divenire legge. No decreto sicurezza bis"). Nell sue frasi si legge una certa antipatia per il Carroccio, ma le offese a Salvini sembrano essere qualcosa di più. E così arriva la denuncia del leghista Alessandro Morelli: "A Milano centri sociali e cielle vanno a braccetto con buona pace di chi li vota. Di Piu? Miserabile sicuramente".

Nel 2015 inoltre Paolo Limonta era stato al centro di un acceso scambio di battute a Palazzo Marino.

Il motivo? Era stato ritratto mentre accartocciava un poster strappato delle celebrazioni in ricordo di Sergio Ramelli, il giovane del Fronte della Gioventù ucciso nel 1975 da un commando di Avanguardia Operaia. Un gesto che aveva provocato non poca indignazione. Il vicesindaco Ada Lucia De Cesaris, imbarazzato, aveva chiesto scusa da parte dell'amministrazione. Ora invece, cosa farà Beppe Sala?

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