La Dia di Milano ha fatto scattare sette arresti per presunti episodi di corruzione connessi ad appalti e forniture di aziende ospedaliere. Tra le persone finite in manette c’è anche il giornalista Leonardo Boriani, ex direttore della Padania. In carcere anche tre imprenditori e l’ex consigliere regionale lombardo Massimo Guarischi. Altre 13 persone sono indagate per i medesimi fatti e sono state eseguite, complessivamente, più di 50 perquisizioni ed acquisizioni di documenti presso imprese e strutture sanitarie, nonché presso l’Assessorato alla Sanità lombarda. L’indagine verte su alcuni episodi di corruzione nel mondo della sanità lombarda e vede coinvolte, complessivamente, una ventina di persone tra politici, imprenditori e pubblici funzionari. Più di 50 le perquisizioni, dirette ad acquisire riscontri. Le strutture sanitarie al centro dell’indagine sono l’ospedale San Paolo di Milano, l’Istituto dei tumori e l’Asl di Cremona. Decine di perquisizioni in diverse regioni italiane e all’estero presso abitazioni, imprese e strutture sanitarie. Le indagini derivano da quelle sulle infiltrazioni della ’ndrangheta del mondo della sanità, che avevano portato all’arresto di Carlo Antonio Chiriaco, ex direttore della Asl di Pavia e Giuseppe Neri, ritenuto il capo della "locale" della ’ndrangheta pavese.
Chi sono gli arrestati
Giuseppe Lo Presti (65 anni) e i figli Salvo Massimiliano di anni 43, e Gianluca di anni 39, titolari della Hermex Italia srl di Milano; Pier Luigi Sbardolini (61 anni), direttore amministrativo dell’Azienda Ospedaliera di Chiari (BS); Massimo Gianluca Guarischi (49 anni), consulente; Luigi Gianola (65 anni), direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Sondrio; Leonardo Boriani (66 anni), giornalista.
Complicità nel mondo delle istituzioni
Dalle investigazioni è emersa una ramificata rete di complicità nel mondo sanitario e istituzionale, con gravi e diffusi episodi di corruzione nell’ambito di vari appalti, tra cui: quello per la manutenzione delle apparecchiature elettromedicali dell’ospedale San Paolo di Milano; per i servizi di radiologia presso l’Azienda Ospedaliera della Valtellina e della Val Chiavenna di Sondrio; per l’installazione di sofisticati macchinari per la diagnostica tumorale presso l’Istituto Nazionale Tumori di Milano e presso l’Azienda Ospedaliera di Cremona.
Avvisi di garanzia
Le informazioni di garanzia sono state emesse a carico di persone diversamente coinvolte negli episodi contestati. Carlo Lucchina, già direttore generale della Sanità Lombarda; Danilo Gariboldi, direttore generale dell’A.O. "Mellino Mellini" di Chiari; Simona Mariani, direttore generale dell’A.O. di Cremona; Gerolamo Corno, direttore generale dell’Istituto Tumori di Milano; P.C. e Vincenzo Girgenti della "General Elettric Medical Systems Italia" di Milano; Alessandro Pedrini, già dipendente della Regione Lombardia; Massimo Streva della "Fratelli Scotti", impresa edile di Cinisello Balsamo; Battista Scalmani della "BS Biotecnologie" di Bergamo; Carlo Barbieri della "Brainlab Tecnologie" di Milano; Giuseppe Barteselli, dirigente presso l’A.O.
San Gerardo di Monza; Bruno Mancini della "Biemme Rappresentanze" di Roma. Sono state, inoltre, effettuate acquisizioni documentali presso le Aziende Ospedaliere di Chiari, Sondrio, Cremona, Como, nonché presso l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e l’Ospedale San Gerardo di Monza.
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