Sanremo, multe da 25 a 300 euro a chi rovista nei cassonetti

Il nuovo regolamento per la gestione dei rifiuti solidi urbani prevede una multa per "cernita, rovistamento e/o asporto dei rifiuti conferiti al servizio pubblico di raccolta"

Sanremo, multe da 25 a 300 euro a chi rovista nei cassonetti

Rovistare tra i rifiuti, alla ricerca di cibo o quant'atro, presto potrebbe diventare un reato a Sanremo. Il nuovo regolamento per la gestione dei rifiuti solidi urbani, infatti, prevede una multa che va da 25 a 300 euro per "cernita, rovistamento e/o asporto dei rifiuti conferiti al servizio pubblico di raccolta". Questo è quanto prevederebbe l'articolo 38 (comma 3, lettera f), impugnato dal gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle che ha presentato un emendamento, in vista della discussione del regolamento, attesa lunedì prossimo. "Chi rovista nei cassonetti, solitamente, è un anziano disperato alla ricerca di cibo - afferma Arrigoni - che spera di trovare nei rifiuti qualcosa per il pranzo. Sono il simbolo della crisi, perché ormai la povertà sta aggredendo sempre più anche i ceti medi. La soluzione non è certo multarli, perchè è evidente che se fossero in possesso di quelle cifre, acquisterebbero la spesa, senza bisogno di umiliarsi".

Ecco cosa prevede l'emendamento presentato da Arrigoni, che di fatto modifica l'articolo 38 nel punto in cui prevede la multa per chi rovista nei cassonetti: "La sanzione non è applicabile qualora i rifiuti cerniti, rovistati e/o asportati siano almeno parzialmente edibili (nonostante siano stati conferiti come rifiuti) e vi sia un evidente stato di necessità della persona coinvolta alla ricerca di alimenti per cercare di sfamarsi. In questo caso, oltre alla non applicabilità della sanzione, la persona coinvolta verrà consigliata di rivolgersi ai Servizi Sociali, alla mensa locale o alle associazioni di volontariato". Conclude Arrigoni: "Vedremo se lunedì l'emendamento passerà o se rimarrà intatto quell'articolo. Sanzionare la povertà, la fame e la disperazione non è risolvere il problema ma significa infliggere ulteriore disagio a chi sta toccando il fondo e al quale bisogna tendere una mano per aiutarlo e non per multarlo". Nel frattempo, in città continuano a operare vere e proprie "batterie" di stranieri, quest'ultimi tutti muniti di permesso di soggiorno, con vitto e alloggio pagato, che chiedono l'elemosina tutte le mattine, nel centro cittadino, tra piazza Colombo, la centralissima via Matteotti, dove sorge il teatro Ariston e la parallela via Palazzo. Migranti di nazionalità africana, che fermano tutti i passanti e chiedono denaro con particolare assistenza a donne e anziani. Chi non dà l'offerta, non di rado, viene insultato. Nei loro confronti, tuttavia, non viene adottato alcun provvedimento.

Sollecita la risposta dell'assessore all'Ambiente del Comune di Sanremo, Eugenio Nocita: "Lo spirito dell'articolo 38 è dettato da motivi di igiene e di decoro cittadino e nasce dal rischio che attraverso l'asportazione dei rifiuti, si possa verificare un inquinamento del suolo urbano, attirando topi e malattie. Se il Movimento 5 Stelle, nel proprio emendamento, porrà l'attenzione anche sul divieto di sporcare il suolo pubblico, credo che si possa trovare un accordo". E poi.

"Prenderemo in esame quanto proposto dalla consigliera del Cinque Stelle - aggiunge Nocita - che sarà oggetto della riunione di maggioranza di lunedì prossimo, visto che lo spirito dell'emendamento è di evitare sanzioni a chi è già in difficoltà. Questo articolo, che risulta essere presente non solo a Sanremo, ma anche in altre città italiane, non vuole certo punire i poveri, ma semplicemente garantire igiene e decoro urbano".

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