Sanremo, sequestra e segrega la compagna in casa: arrestato un 27enne

Una scenata di gelosia, esplosa a margine del cenone di Capodanno, in un ristorante di Sanremo, per aver rivolto la parola ad alcuni uomini, fuori dalle toilette, poteva concludersi in tragedia per una giovane donna di 33 anni

Sanremo, sequestra e segrega la compagna in casa: arrestato un 27enne

Sanremo - Una scenata di gelosia, esplosa a margine del cenone di Capodanno, in un ristorante di Sanremo, per aver rivolto la parola ad alcuni uomini, fuori dalle toilette, poteva concludersi in tragedia per una giovane donna di 33 anni, abitante nella città dei Fiori, che è stata sequestrata e segregata, per ore, in casa dal compagno di 27 anni, il quale per impedirle di allertare i soccorsi o di scappare, le ha sottratto il telefonino e le chiavi dell'abitazione. Il colpo di scena, però, è arrivato oggi, al processo per direttissima, con il giovane - accusato di sequestro di persona e lesioni personali gravi - che è stato scarcerato. Il tribunale di Imperia, infatti, ha sì convalidato l'arresto, ma senza confermare la custodia in carcere. In alternativa ha emesso la misura del divieto di avvicinamento alla compagna, nel raggio centro metri, unitamente al divieto di frequentare i suoi stessi posti. I fatti. Poteva essere una serata normale, quella della classica coppia che festeggia l'arrivo del nuovo anno in uno dei tanti locali della Riviera ligure. Ma a un certo punto accade qualcosa. La donna si reca al bagno.

C'è la coda e aspetta fuori il proprio turno. Tutto bene, fintanto non incontra alcuni giovani, con i quali scambia due parole. Nulla di male, verrebbe da dire, ma il compagno non la prende bene. Non digerisce il fatto di vedere la propria compagna conversare con altri uomini. Una volta tornata al tavolo, esplode la scenata di gelosia. Lui esce dal ristorante, portandosi dietro la compagna in lacrime. Una volta rincasati - dalle parti della centralissima corso Garibaldi - il ventisettenne passa dalle parole ai fatti. Afferra la compagna con estrema ferocia, tanto da strapparle diverse ciocche di capelli, la sbatte più volte contro il divano, ferendola al volto. Le mette le mani alla gola, dopo averle tappato naso e bocca, per evitare che possa parlare e rischiando di soffocarla, la sbatte per terra ed esce di casa, chiudendola dall'esterno. Torna poco dopo, per un'altra scarica di inaudita violenza, terminata la quale, esce per recarsi al lavoro in un vicino bar. Fortuna vuole che le sue disperate grida dalla finestra vengono raccolte da un passante che allerta il 112. Sul posto intervengono gli agenti del locale commissariato, che fanno irruzione in casa, trovando la donna in lacrime e con le mani al volto, sanguinante. E poi.

Ciocche di capelli sul pavimento, mobili distrutti e una tavolo ribaltato. Portata in ospedale viene medicata e dimessa con prognosi di 25 giorni, per essere successivamente affidata a un centro anti-violenza. L'uomo viene arrestato, ma a distanza di così poche ore è di nuovo libero.

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