Cronache

Spari e atti vandalici a Treviso: presa di mira una macelleria islamica

Ad alcuni malviventi non piace la macelleria islamica appena aperta nel Trevigiano. Il negozio al centro di numerosi atti vandalici. La titolare sotto choc

Spari e atti vandalici a Treviso: presa di mira una macelleria islamica

Maria Karouach, 20enne originaria del Marocco, ma nata e cresciuta in Italia, ha deciso di aprire con il papà Charkaoui la macelleria e ortofrutta PlanetFruit in via Marconi a San Zenone degli Ezzelini (Treviso). Ma ancora prima dell'apertura, l'attività commerciale è stata presa di mira da alcuni teppisti.

Lo scorso settembre, alcuni vadali hanno sparato contro la vetrina della macelleria. Secondo quanto raccontato dalla titolare, i colpi sarebbero partiti da un'auto in corsa: si è trattato di due spari esplosi da un'arma da fuoco che hanno perforato il vetro. I fatti, denunciati subito ai carabinieri, risagono a settembre poco prima dell'apertura dell'attività commerciale. Ma i raid non sono finiti qui.

Nella notte tra sabato e domenica scorsi, i teppisti hanno cercato di spaccare le telecamere di videosorveglianza con un bastone. Non è ancora chiaro se i malviventi siano sempre gli stessi. Saranno le indagini delle forze dell'ordine ha verificare se chi a settembre ha sparato contro la vetrine della macelleria, sia coinvolto anche in quest'ultima incursione durante la quale sono state danneggiate le telecamere del negozio.

Nel video pubblicato dalla titolare sulla pagina Facebook del negozio, si vede una delle telecamere tremare, dopo essere stata colpita probabilmente con un bastone (guarda il video). Con il filmato, la denuncia della 20enne: "Atti vandalici constanti al negozio di alimentari. Il fatto avvenne tra la notte del sabato e quella di domenica, un malvivente, con coraggio, colpì la Videosorveglianza all'esterno che controlla le finestre e il motore della cella frigorifera". Oltre agli spari di inizio settembre e alle telecamere danneggiate, nel post è stato denunciato un altro atto di valdalismo. "Anche le auto dei miei genitori mentre venivano a farmi compagnia sono state 'spaccate' in quanto parcheggiano l'auto lontana per non occupare lo spazio ai clienti".

Ora la giovane titolare non si dà pace e chiede l'aiuto dei suoi concittadini. "Avrei bisogno di un vostro sostegno solidale e faccio appello gentilmente a chi sa qualcosa di fare denuncia". Come riporta il Gazzettino, la 20enne di giorno lavora e la sera frequenta una scuola serale a Montebelluna. Per aprire quel negozio aveva investito circa 70mila euro grazie l'aiuto della sua famiglia. E ora non capisce il perché di tanta rabbia nei suoi confronti. "Senza un motivo - ha tuonato la giovane - ci siamo trovati con due colpi di pistola contro la vetrina del negozio".

È chiaro che a qualcuno non piaccia l'attivita gestita dalla 20enne di origini marocchine e ora gli investigatori dovranno fare luce sul caso che ha colpito il piccolo comune in provincia di Treviso.

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