Banditi scavano un tunnel sotterraneo di 63 metri per rapinare una banca

I banditi stavano realizzando un tunnel sotterraneo di 63 metri con accesso diretto al caveau della Banca centrale di Campo Grande (Brasile)

Banditi scavano un tunnel sotterraneo di 63 metri per rapinare una banca

Avevano scavato un tunnel sotterraneo lungo ben 63 metri dal quale si sarebbero introdotti nel caveau della Banca Centrale del Brasile per trafugare l'intero bottino. Ma, a pochi passi dal traguardo, i banditi sono stati colti letteralmente con le mani nel sacco.

Un'organizzazione degna della trama di un film di Quentin Tarantino, il sequel perfetto della trilogia Ocean's. Così, una banda di 9 criminali aveva messo appunto un piano infallibile (o quasi) con l'intento di svuotare le casse dell'istituto di credito brasiliano con sede a Campo Grande, capitale dello Stato del Mato Grosso do Sul.

Giorno dopo giorno, per circa sei mesi, i banditi avevano scavato in profondità della superficie fino a creare un varco sotterraneo lungo 63 metri. L'imbocco del tunnel era stato approntato all'interno di un capannone dismesso, quartier generale della ghenga, distante solo pochi metri dalla banca. Il passaggio era stato dotato successivamente di raffrescatori per l'aria, un'ascensore di fortuna, corde e carriole, di modo da agevolare il lavoro degli scavatori nella galleria segreta. La terra estratta durante la costruzione veniva raccolta, invece, all'interno di grossi sacchi disposti a mo' di guard rail ai lati del tunnel. Insomma, un progetto curato nei minimi dettagli che, se la Polizia Civile non avesse mandato all'aria, avrebbe assicurato al sodalizio un lauta ricompensa per le fatiche.

Stando a quanto riferisce la testata d'informazione online, g1.globo.com, un blitz ordinato dagli agenti della Delegazione Specializzata alla Repressione dei Furti in Banca, Agguati e Sequestri (Garras) ha mandato in fumo l'ignegnoso piano. Da tempo, infatti, gli investigatori erano sulle tracce dei banditi, già noti alle forze dell'ordine per precedenti reati in furti e rapine. Nella notte di domenica 22 dicembre, pressapoco alle ore 00.30, la polizia è riuscita ad intercettare la ghenga mentre tentava di ultimare gli scavi del tunnel. Sette persone sono state tratte in arresto mentre altre due sono morte durante un conflitto a fuoco con i poliziotti.

Non è la prima volta che in Brasile siano stati realizzati indotti sotterranei per mettere a segno rapine milionarie.

Nell'agosto della 2005, un'organizzazione criminale è riuscita a siglare il furto bancario più cospicuo nella storia del Brasile sottraendo all'istituto di credito centrale, con sede a Fortaleza, un ammontante di 164,7 milioni di dollari. Un altro attacco, invece, è stato sventato nell'ottobre del 2017 dove, nel mirino dei delinquenti, era finito il Banco do Brasil nella regione di Santo Amaro, a sud di San Paolo.

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