"Scimmie calabresi". È bufera sul tifoso vicentino

Occhiuto, Daspo e codice penale. Il filmato diventa un caso politico

"Scimmie calabresi". È bufera sul tifoso vicentino

"Scimmie calabresi". Questa l’offesa che un tifoso vicentino ha rivolto ai supporter del Cosenza Calcio in un video registrato allo stadio Menti in occasione della gara di andata dei play out per rimanere in serie B, ed evitare quindi la retrocessione in C, tra il Lanerossi e il Cosenza. Gli spezzoni del video incriminato, nel quale ci sono anche diverse espressioni blasfeme, sono stati poi montati e postati sui social, anche su Youtube, ma dopo le prime critiche il filmato è stato messo in ‘privato’ e non è più visibile. Nonostante il video sia stato rimosso dopo poco tempo, non ha mancato di provocare polemiche. Nel video, come ha denunciato sul suo blog Maximiliano Granata, presidente dell'associazione "Legalità democratica", il tifoso non si risparmia e si lascia andare anche ad altri pesanti insulti: 'Morite Terroni', 'ricacciamoli in Africa', 'scimmie calabresi, bomba in Calabria', 'la Calabria è mafia'.

L'ira del governatore calabrese

Tutte queste frasi hanno portato anche il Governatore della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, a commentare quanto avvenuto sulla sua pagina Twitter: "Ho visto il video dello pseudotifoso del Vicenza che insulta Cosenza, la Calabria, e i calabresi. Mi sembra palese che si tratti di un cretino. Ma questo non rende meno gravi le sue deliranti affermazioni. Che venga identificato e punito con strumenti adeguati: Daspo e codice penale". Anche la capogruppo della Lega alla Regione Calabria Simona Loizzo ha chiesto che il giovane venga punito penalmente e ha tenuto a commentare una foto sul profilo del ragazzo che lo ritrae insieme al leader della Lega Matteo Salvini. La Loizzo ha affermato: "Il fatto che abbia postato una foto con Salvini non c'entra nulla perché i politici fanno centinaia di migliaia di selfie l'anno e perché gente come questa non fa parte della Lega".

È diventato un caso politico

Intanto il sindaco di Vicenza Francesco Rucco, appena è venuto a conoscenza del video incriminato, ha voluto prendere le distanze dal tifoso biancorosso. Il primo cittadino ha detto all’Ansa: "Va condannata ogni forma di razzismo, quindi condanno il gesto". Rucco ha poi continuato chiedendo a tutti di abbassare i toni, sottolineando che una partita di calcio non può diventare una battaglia dentro e fuori dal campo, con interferenze da parte del mondo della politica. La politica sembra però non volerne restare fuori. Il deputato di Forza Italia Pierantonio Zanettin ha infatti presentato una interrogazione al Ministro Lamorgese, per fare in modo che a Cosenza"sia garantito l'ordine pubblico e la sicurezza dei tifosi, ovviamente di entrambe le squadre". Questa iniziativa non sembra però essere piaciuta al sindaco di Cosenza Franz Caruso che ha replicato precisando che "il grado di civiltà di Cosenza non si discute, una città da sempre distintasi per accoglienza, tolleranza e inclusività, caratteristiche queste che non mi pare siano altrettanto presenti in alcune frange della tifoseria vicentina".

Ha parlato invece apertamente di caso politico, sostenendo che vi siano ingiustizie sportive e disparità di trattamento a favore di chi ha un Pil più elevato e chiedendo l'intervento della Lega calcio in vista della partita di ritorno dei playout, la deputata del Movimento 5 stelle Anna Laura Orrico. La replica di Rucco non si è fatta però attendere.

Il sindaco veneto, dopo aver chiesto rispetto per Vicenza e per i vicentini, e aver detto che non trova corretto che un deputato vada a interessarsi di vicende calcistiche, ha affermato: "Se nella nostra provincia il Pil è alto significa che i vicentini sono grandi lavoratori". La partita di ritorno è in programma il 20 maggio allo stadio di Cosenza.

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