Cronache

Lo scontro tra il Papa e i tradizionalisti passa dai commissariamenti

Papa Francesco promuove la "Chiesa in uscita", che è poco compatibile con alcune realtà autoreferenziali: la battaglia dei commissariamenti

Lo scontro tra il Papa e i tradizionalisti passa dai commissariamenti

Non si tratta solo di dibattito dottrinale: lo scontro tra il Papa della Chiesa cattolica e il cosiddetto "fronte tradizionale" riguarda pure un'elencazione di commissariamenti che sono stati disposti in questi sei anni e mezzo di pontificato.

La sensazione è che Jorge Mario Bergoglio non apprezzi troppo le realtà circoscritte a se stesse. Quelle che non assecondano i dettami e la pastorale propri della "Chiesa in uscita", che deve anche essere "ospedale da campo", quindi abbracciare l'esterno più che sigillare la propria vita ecclesiale all'interno di un confine restrittivo.

Il cattolicesimo promosso dall'argentino è in viaggio costante verso il mondo. Alcune congregazioni, invece, prediligono la strada della chiusura nei confronti della contemporaneità, che non deve filtrare dalle porte e dalle finestre di conventi e monasteri. Questo, forse, è il principale motivo per cui il Santo Padre ha intrapreso o sostenuto una serie di azioni. La più eclatante, in termini mediatici, ha interessato i Francescani dell'Immacolata, che sono stati commissariati poco dopo l'ingresso a Santa Marta dell'ex arcivescovo di Buenos Aires. "In questi sei anni ho assistito: alla oggettiva devastazione della mia famiglia religiosa (frati, suore, laici), alla persecuzione (tuttora in corso) del padre fondatore e del nostro autentico carisma FI approvato da Papa san Giovanni Paolo II...", ha argomentato, all'epoca, padre Paolo Siano.

Sullo sfondo c'è anche il tema della cosiddetta "messa antica", a cui realtà ecclesiastiche come quella dei Francescani dell'Immacolata non sembrano disposte a rinunciare. Ma non è questa l'unica circostanza segnalabile. Esistono altri casi di congregazioni o ordini interessati da provvedimenti partiti dall'alto. Qualcosa di simile è avvenuto in relazione alle Piccole Sorelle di Maria Madre del Redentore. Queste consacrate transalpine hanno in qualche modo ricusato il fatto che a dirigerle, come madre superiora, fosse una consacrata, suor Geneviève Médevielle, che usa indossare gli abiti propri di una persona laica eche, semplificando un po', può essere definita "bergogliana" per cifra stilistica e istanze poste. Una su tutte? L'accoglienza dei migranti alla stregua di diritto assoluto.

Queste due sono le due vicende balzate agli onori delle cronache con più frequenza, ma il disegno, che pare quello di destrutturare le realtà troppo autoreferenziali, potrebbe essere solo all'inizio.

I tradizionalisti, come spesso è accaduto dal 2013 ad oggi, sono pronti a battagliare per evitare che altre situazioni di questa tipologia compromettano, dal loro punto di vista, realtà che sono ritenute essenziali per il futuro del cattolicesimo.

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