Scrive "negro" su Facebook: in castigo per 6 giorni

"È la seconda volta che Facebook mi mette in castigo ma io vado avanti per la mia strada. Siamo, oppure no, in una democrazia?"

Scrive "negro" su Facebook: in castigo per 6 giorni

Ventimiglia - "Finché saremo governati dai comunisti di m…, ci riempiremo di questi negri". Poche parole, scritte in un momento di rabbia, che ben descrivono la tensione che si è venuta a creare a Ventimiglia con l'emergenza migranti, ma che a un ferroviere in pensione, Gianfranco Maggioni, sono costate il "cartellino rosso" per sei giorni da Facebook. "È la seconda volta che Facebook mi mette in castigo - afferma - ma io vado avanti per la mia strada. Siamo, oppure no, in una democrazia? Cosa ho detto di male? La parola negro è scritta sul vocabolario della lingua italiana". Maggioni non ci sta proprio a questo verdetto e aggiunge: "Non c'era, forse, anche una canzone? Quel motivetto (Angeli Neri, di Fausto Leali, ndr), che faceva più o meno così: 'pittore ti voglio parlare… io sono un povero negro…'". Il caso, ora, esplode sui social: "Attenzione a cosa scrivete - affermano alcuni suoi amici - altrimenti Zuckerberg vi mette in castigo".

Gianfranco che è un tipo piuttosto "ruspante", di quelli, insomma, che "non le mandano a dire", pensa, in cuor suo, di conoscere chi lo ha segnalato, facendo così scattare il provvedimento. "Dev'essere qualcuno del Comune, come era già avvenuto in passato, quando Facebook mi bloccò una prima volta, forse perchè avevo detto che quelli dell'amministrazione (retta dal sindaco del Pd, Enrico Ioculano, ndr) erano come l'armata Brancaleone".

Il blocco, infatti, scatta sempre in seguito a una denuncia e può riguardare: frasi, foto o video, che, tra l'altro, incitano alla violenza, hanno espliciti contenuti sessuali, istigano all'assunzione di droghe e via dicendo.

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