Basta ponti, sono troppi. Contro un 2016 punteggiato di vacanze scolastiche parte la rivolta dei presidi e dei professori.
Che a Bologna come a Milano, a Torino come a Trieste ne hanno abbastanza. Non hanno più giorni disponibili per lezioni e scrutini, costretti a rimandare le scadenze di fine anno a data da destinarsi.
Basti pensare al maxi-ponte di inizio giugno, da giovedì 2 giugno (Festa della Repubblica) a martedì 7, quando si concluderanno gli scrutini in ben 1351 che andranno al voto per le elezioni amministrative. E prima ancora c'erano stati il ponte dei Santi e dei Morti, quello per le vacanze di Natale...
In primavera poi sono arrivati i sei giorni per Pasqua, il referendum per le trivelle, gli scioperi confederali. Senza contare le gite, gli spettacoli, i saggi finali..
Così nelle città di mezza Italia sono scattate le
rivolte: professori e presidi sono sul piede di guerra, furibondi per l'ultimo "sgambetto" alla didattica. I ballottaggi delle amministrative saranno il 19 giugno. Proprio a ridosso dell'esame di maturità...- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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