Cronache

Se Sofia e Bucarest sono più vivibili di Roma e Napoli

Un rapporto realizzato da Confcooperative Habitat insieme al Censis boccia la qualità della vita di Roma, Napoli e Palermo. Infatti, chi vive in queste tre città si dice meno soddisfatto rispetto a chi abita a Sofia e Bucarest

Se Sofia e Bucarest sono più vivibili di Roma e Napoli

Roma, Napoli e Palermo peggio di Sofia e Bucarest nella classifica della qualità della vita percepita dai cittadini in termini di trasporti, pulizia e condizione delle strade. È quanto si legge sul focus "Città, la crisi dell'abitare e la mappa dei disagi", promosso da Confcooperative Habitat e realizzato in collaborazione con Censis e Confcooperative. I dati che emergono dal rapporto "sono indicativi di un malessere diffuso nelle nostre città", sottolinea il presidente di Confcooperative Habitat, Alessandro Maggioni.

A Roma, solo 9 abitanti su 100 sono soddisfatti della pulizia, a Palermo addirittura il 7 per cento, record negativo in Europa. Il disagio sociale fa il paio con quello economico acuito dalla crisi iniziata nel 2009 e ancora non pienamente superata. E così nell'indagine 2016 sulla percezione della qualità della vita svolta presso i cittadini di un panel di città europee Roma, Napoli e Palermo vengono superate quanto a soddisfazione dei cittadini anche da Sofia e Bucarest. Ma la vivibilità si misura anche con altri indicatori, come ad esempio il livello di reddito da cui dipende la capacità di pagare l'affitto. A questo proposito, in Italia sono almeno 1,6 milioni di famiglie in affitto sul mercato in difficoltà a sostenere le sole spese di affitto. Per non parlare, poi, dei circa 60 mila sfratti all'anno, ben 160 al giorno, con la crisi che ha ridotto le capacità reddituali sia degli under sia degli over 35.

Allo stesso tempo, secondo Confcooperative Habitat, cresce la voglia di comunità (a 4 abitanti su 10 delle grandi città piacerebbe abitare in un quartiere dove le persone si conoscono e si frequentano), compensata però dal disagio crescente di avere vicino uno straniero.

La diffusa insoddisfazione da parte dei cittadini è il risultato della crisi dell'abitare e della casa, che nasce dal difficile accesso al bene casa - specie nelle grandi aree urbane, da parte di segmenti consistenti della società, connotati da una precarietà reddituale e lavorativa - ma che riguarda anche la bassa qualità dello spazio fisico e dei servizi di tante aree urbane del Paese.

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