Le carte di soggiorno venivano rilasciate dopo pagamenti che potevano essere di poche centinaia o di migliaia di euro. Sei agenti sono finiti in manette a Milano, nell'ambito di un'operazione con al centro alcuni uomini dell'ufficio immigrazione, per fatti avvenuti dal 2013 alla prima metà del 2016.
I poliziotti sono ora accusati di associazione a delinquere finalizzata all'illecito rilascio di permessi di soggiorno, ma anche di falso in atto pubblico e accesso abusivo ai sistemi informatici. Quattro di loro sono in carcere, mentre per altri due sono stati decisi gli arresti domiciliari, perché ritenuti estranei all'associazione a delinquere.
Esperti dell'area amministrativa, gli agenti finiti in manette hanno tra i 40 e i 50
anni. Le ordinanze di custodia cautelare sono arrivate anche per due imprenditori cinesi e un arabo, che ancora non è stato fermato. Agivano come intermediari tra la polizia e gli stranieri che avevano bisogno dei documenti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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