Senegalese non accetta la fine della relazione e pesta a sangue la ex

Trovata impaurita e sanguinante, con lividi e lesioni alle braccia ed al volto, la donna è stata trasportata in ospedale; finisce in manette l'ex compagno senegalese, che la tormanteva ininterrottamente da maggio

Senegalese non accetta la fine della relazione e pesta a sangue la ex

Ha angosciato per anni e sottoposto a continue persecuzioni e violenze quella che oggi è la sua ex compagna, la quale, dopo la fine della loro relazione, aveva addirittura visto la propria situazione peggiorare ulteriormente: per questo motivo un senegalese di 48 anni residente a Viareggio è stato finalmente fermato e rinchiuso dietro le sbarre del carcere.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, M.M. aveva iniziato a rendere letteralmente impossibile la vita alla donna almeno a partire dallo scorso maggio 2019.

Completamente sordo alle richieste di essere lasciata in pace da parte della stessa, e nonostante che il loro rapporto fosse già concluso, l'africano continuava a bussare alla porta della sua abitazione, con la pretesa di entrare.

I rifiuti della vittima comportavano le violente reazioni del 48enne, che la minacciava esplicitamente di morte nel caso in cui avesse mai raccontato a qualcuno delle sue persecuzioni. In più di un'occasione era riuscito ad entrare all'interno dell'abitazione, reagendo in malo modo alle richieste di andarsene e non facendosi alcuno scrupolo a pestare a sangue la vittima. Ciò che accadde per esempio in una delle tante incursioni del senegalese, al termine della quale la donna riportò numerose lesioni e contusioni, tra le quali anche la frattura di un dito del piede.

Le intimidazioni rivolte alla donna, tuttavia, erano servite ad incutere in lei il giusto timore di ulteriori ripercussioni, ed avevano contribuito a tapparle la bocca, proprio come l'africano voleva.

In un'altra circostanza, dopo esser riuscito ad accedere all'interno della casa della donna, l'aveva percossa con grande violenza, utilizzando anche il manico di una scopa.

Se ciò non bastasse, alle violenza fisiche facevano spesso seguito anche delle ritorsioni di altro genere, che contribuivano ulteriormente a mantenere alta la guardia della donna ed a farla sentire in ogni istante osservata ed in pericolo, proprio ciò che lo stalker senegalese voleva. Come accadde in una circostanza in cui, dopo aver raccolto i rifiuti dei vicini della ex compagna, il 48enne li lanciò nel giardino di casa della donna..

Terrorizzata e sfinita, la donna aveva denunciato, permettendo così l'avvio di un iter penale nei confronti dell'ex compagno. Sulla base di ciò, durante lo scorso 3 dicembre, il gip del tribunale di Lucca aveva determinato per il 48enne un divieto assoluto di avvicinarsi a meno di 500 metri dalla ex.

Fregandosene altamente della misura restrittiva,, durante la serata di mercoledì lo straniero si è ripresentato a casa della donna. Le grida della stessa hanno attirato l'attenzione dei vicini, che hanno contattato immediatamente le forze dell'ordine.

All'arrivo degli agenti, la donna era sanguinante e terrorizzata, con segni evidenti di violenza in volto e sulle braccia: per questo motivo è stata trasportata al pronto soccorso, così da ricevere le cure del caso.

Per l'ennesima aggressione e per la violeazione della misura restrittiva, M.M. è finito dietro le sbarre della casa circondariale di Lucca.

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