Cronache

Sequestra figlio appena nato: denunciato e sottoposto a Tso

A Crema un uomo ha opposto resistenza ai militari che cercavano di persuaderlo a recarsi in ospedale con il neonato e la moglie

Sequestra figlio appena nato: denunciato e sottoposto a Tso

"Non toccatelo, è un dono di Dio" , con queste parole il 33enne di Crema, in provincia di Cremona, si è barricato a casa con il figlio appena nato mentre la compagna aveva un’emorragia in corso.

Il parto in casa e la resistenza ai militari

I carabinieri sono intervenuti in un'abitazione del centro città su richiesta del 118. Gli operatori si trovavano già sul posto e stavano soccorrendo una donna che aveva appena partorito. Quando anche le forze dell'ordine sono arrivate hanno trovato i medici in azione e la neo mamma stesa sulle scale del palazzo, con ancora il cordone ombelicale attaccato. La situazione è dunque apparsa subito strana agli agenti che hanno subito chiesto del bambino. "Mio figlio è in casa, al sicuro con il papà", ha spiegato la donna. Il padre, in evidente stato di agitazione, si trovava difatti all’interno dell'abitazione e aveva in braccio, avvolto in una felpa, il neonato. Non appena i militari si sono avvicinati, però, l'uomo ha indietreggiato e ha cominciato a urlare: "State lontani, solo io posso curarlo e assisterlo".

A quel punto, con massima cautela, gli operatori del pronto soccorso e gli agenti hanno cercato di tutelare il piccolo con il timore che il padre facesse qualche mossa azzardata. Solo dopo tempo, al culmine di una complicata trattativa, l'uomo ha accettato di recarsi all'ospedale di Crema. Ricoverata anche la donna arrivata in condizioni critiche per la perdita di sangue dovuta al parto e al mancato primo soccorso.

La trattativa in ospedale

Anche in ospedale, però, il 33enne ha mostrato segni di squilibrio impedendo a chiunque di avvicinarsi. A quel punto, dopo una lunga conversazione con un carabiniere esperto in negoziazione, i militari, lo hanno immobilizzato. Il 33enne, come informa IlGiorno, è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale, rifiuto di indicazioni sull’identità personale e abuso dei mezzi di correzione, Inoltre è stato sottoposto a Tso. Durante i colloqui con medici e carabinieri non ha mai voluto riferire il suo nome e non ha detto nulla su quando era avvenuto il parto.

Il personale sanitario informa che le condizioni della donna sono in miglioramento e il bambino è stato visitato ed è in buona salute.

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