Sgominata la gang dei ladri d’arte (ignoranti). L’operazione dei carabinieri ha permesso di mettere le manette ai polsi di sette persone, tutte indagate – a vario titolo e in differenti posizioni – per un presunto giro di furti nelle case e nelle Chiese della Costiera amalfitana e della Campania. Finiti nei guai anche i presunti ricettatori della banda.
L’operazione ha impegnato i carabinieri sul territorio che va da Salerno fino a Castellammare di Stabia, nell’area sud della provincia di Napoli. Gli inquirenti sarebbero riusciti a ricostruire le gesta e gli affari della gang, capace di ripulire abitazioni private e luoghi di culto di preziosi dipinti e statue di importante valore artistico e religioso.
Però i ladri erano capaci di prendere anche delle solenni cantonate. Così come racconta il Mattino, nell’inchiesta i carabinieri hanno scoperto che i malviventi si sforzarono a rubare un bassorilievo firmato dal grande Renato Guttuso. Un’opera di solenne prestigio, il cui valore economico è stato quantificato in una cifra astronomica oscillante attorno al miliardo delle vecchie lire. Potevano venderlo a 500mila euro (e anche di più) ma i presunti topi d’arte non riuscirono nemmeno a comprendere il tesoro che s’erano faticosamente trovati in “deposito”. E così avrebbero sbolognato un’opera di “Gattuso” (confondendo nelle conversazioni catturate dalle intercettazioni il nome dell’artista con quello dell’ex centrocampista di Milan e nazionale) per la miseria di 140 euro.
Adesso le indagini vanno avanti. L’obiettivo degli inquirenti è quello di stabilire precisamente l’intera rete del contrabbando d’arte, il network clandestino di un mercato oscuro che consente a tanti affari floridi e lucrosi.
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