Sgozzò l’amico perché non voleva fargli ascoltare la musica al cellulare, condannato a trent’anni di carcere un 33enne marocchino.
La decisione è arrivata nella giornata di ieri ed è stata pronunciata dal giudice per l’udienza preliminare del tribunale di Salerno che ha accolto la richiesta di condanna presentata dal pubblico ministero nei confronti di Youssef El Khalidi. L’uomo, nell’agosto scorso, brandendo una bottiglia rotta colpì a morte il connazionale Elman Soriy, 35 anni. Meritava di morire Soriy, secondo quello che si definiva suo amico, perché non voleva fargli ascoltare le sue canzoni preferite al cellulare.
Il delitto si verificò nel parcheggio di un centro commerciale di Montecorvino Pugliano, in provincia di Salerno. I due si trovavano sotto il porticato di un chioschetto, approfittavano dell’ombra per concedersi una siesta dopo aver pranzato in una vicina mensa per i poveri.
Il 33enne, dopo l’omicidio, cercò di abbozzare una fuga ma fu rintracciato e arrestato dai carabinieri nel giro di ventiquattro ore.
Si trovava ancora nei pressi del luogo del delitto e nelle vicinanze della struttura caritatevole, in attesa di riuscire a trovare una via per scappare. Dopo l'arresto, i militari scoprirono l’assurdo movente che aveva armato la mano del marocchino contro il suo amico e connazionale: non voleva fargli ascoltare la musica che piaceva a lui.
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