Sicurezza, ad Assisi primi "Daspo urbano" per tre immigrati con precedenti

Il questore di Perugia ha emesso tre cosiddetti “Daspo Urbano” ad Assisi nei confronti di altrettanti immigrati, tutti con precedenti penali, che si sono resi responsabili di reiterazioni di reati ed hanno più volte violato gli ordini di allontanamento dal territorio.

Il provvedimento è stato notificato a due nigeriani, residenti a Foligno e regolari in Italia, perché recidivi nell’attività di parcheggiatori abusivi. Si tratta di un 29enne già noto alle forze dell’ordine per furto aggravato e di un 49enne con precedenti per violazione sulla legge sull’immigrazione.

Gli stranieri sono stati colti più volte dagli agenti del Commissariato di polizia stradale di Assisi mentre svolgevano l'attività abusiva davanti la Basilica di Santa Maria degli Angeli, violando il divieto di stazionamento nell’area così come stabilito dal Regolamento di polizia urbana del Comune. Per questo, il questore ha emesso a loro carico il Daspo che vieta per un periodo di 6 mesi di accedere nelle aree limitrofe alla Porziuncola.

Destinatario del “Daspo urbano” anche un 38enne di origine jugoslave, senza fissa dimora con precedenti per tentata violenza sessuale, falso, furto, tentata rapina aggravata, produzione e spaccio di sostanze stupefacenti. L’uomo era già destinatario di numerosi divieti di ritorno tra cui quello nel Comune di Assisi per la durata di 3 anni.

L’immigrato è stato sorpreso due volte nel giro di pochi giorni dagli agenti mentre dormiva all'interno della sala d'attesa con al seguito varie buste contenenti effetti personali occupando più posti. Ciò ha di fatto creato intralcio al regolare svolgimento delle attività connesse a tale struttura.

In entrambe le occasioni, lo straniero è stato sanzionato per lo stazionamento abusivo.

Vista la reiterazione dei reati e i profili di rischio per l'ordine e la sicurezza pubblica, a suo carico il Questore ha emesso il Daspo urbano che prevede per un periodo di 6 mesi il divieto di accedere alla stazione e nelle vie adiacenti, se non in attesa di un treno e munito del relativo titolo di viaggio obliterato.