Cronache

Sorprende ladri e ne uccide uno. Indagato per eccesso di difesa

Ha sparato e ucciso un ladro che gli stava rubando l'auto. Ora è accusato di eccesso di legittima difesa. Ma rischia anche l'omicidio volontario

Sorprende ladri e ne uccide uno. Indagato per eccesso di difesa

Carlo Diana è il meccanico di mezzi industriali che l'altra notte ha ucciso un ladro di origini albanesi che stava per rubargli l'auto a Villa Literno, nel Casertano. Ora dopo essersi difeso e aver protetto la sua proprietà è indagato per eccesso colposo di legittima difesa. Un capo d'accusa che rischia di aggravarsi appena sarà comunicato l'esito degli esami balistici e dell'autopsia sul corpo del malvivente 37enne che definirà in modo determinate il capo di imputazione. La Procura della Repubblica di Napoli Nord potrebbe così cambiare titolo di reato, che passerebbe a omicidio volontario.

L'uomo dopo il tragico evento è tornato a casa e come spiega il suo avvocato, Arturo Caiazzo, "è molto provato per quanto accaduto". Inoltre il legale fa sapere che "ha effettuato dei controlli perché era in stato di choc ed è un soggetto con problemi cardiaci". "Anche la famiglia è molto scossa e sono psicologicamente molto provati" ha concluso Caiazzo. Nel frattempo continuano ad indagare i carabinieri della compagnia di Casal di Principe. Per formalizzare l'accusa, la procura di Napoli Nord è stato aperto un fascicolo. Nel documento è indagato con un'accusa che oscilla tra l’eccesso di legittima difesa e l’omicidio volontario. Per determinare al meglio il capo d'accusa si attende l'esame della perizia balistica.

I carabinieri proseguono la ricerca degli altri due complici del tentato furto. Per questo stanno vagliando alcuni filmati delle telecamere sequestrati a negozi e abitazioni del vicinato. La bmw usata dalla banda dei ladri, usata per la fuga, è stata trovata bruciata in un fondo agricolo e ora stata messa sotto sequestro. Le indagini puntano a chiarire se al momento dell'intrusione nella proprietà del meccanico i ladri fossero armati.

Secondo alcuni vicini durante la fuga "uno dei impugnava una pistola".

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