Spari contro Guardia costiera: rubato un barcone dalla Libia

Mentre gli italiani salvavano i migranti, da una motovedetta libica spari in aria. I guardiacosta italiani smentiscono, ma Frontex conferma

Spari contro Guardia costiera: rubato un barcone dalla Libia

Continuano - senza sosta - gli sbarchi degli immigrati sulle nostre coste: l'emergenza conta 2.851 arrivi solo oggi e 8.480 in tre giorni e i centri di prima accoglienza

Ma ieri pomeriggio, come raccontano sia il Corriere che La Stampa, durante un'operazione di salvataggio una motovedetta libica si sarebbe avvicinata all'imbarcazione italiana e avrebbe aperto il fuoco per poi impossessarsi del barcone e riportarlo verso la Libia. Un mezzo della Marina militare avrebbe inseguito la motovedetta ma l'ha raggiunta solo in serata in acque libiche, quando i nostri militari non potevano intervenire. È probabile che la nave, di proprietà della Guardia Costiera libica, sia finita nelle mani di trafficanti di uomini.

La Guardia Costiera italiana smentisce la sparatoria - "Non c’è stato nessuno sparo verso di noi", hanno detto -, ma la notizia è stata confermata da Frontex, l’agenzia Ue per il controllo delle frontiere, secondo cui si tratta del secondo episodio quest'anno.

Dietro ci sarebbe la carenza di barche a disposizione dei trafficanti di esseri umani: "È un segno del fatto che i trafficanti di esseri umani sono a corto di barche e sono sempre più pronti a usare armi per recuperare barche usate per trasportare migranti", dice il direttore esecutivo di Frontex, Fabrice Leggeri.

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