Erano i "maghi della chiava bulgara". Alle loro spalle oltre 85 furti in tutta Italia. Beffardi e sicuri tanto da mostrarsi alle telecamere di sorveglianza dopo aver derubato un condominio con un doppio dito medio sollevato.
I furti e l'indagine
Tanto abili a scassinare le porte ma troppo spavaldi. Una spavalderia che è costato cara. Molti, troppi errori commessi per la troppa sicurezza. E così sono scattate le manette. A metterle ai polsi dei 28 membri della banda, i carabinieri della compagnia di Chivasso. Le indagini, coordinate dal pm Roberto Sparagna, hanno tracciato un lungo fil rouge - partendo da furti operati dal 2015 nelle province di Torino, Savona, Alessandria, Cuneo e Pavia - che ha disegnato e scovato diramazione locale del più ampio clan di Kutaisi, sorto nell’omonima città georgiana, attivo in tutta Europa nella commissione di reati contro il patrimonio, come precisa La Stampa.
La banda era diventata tanto abile anche grazie a una sorta di "palestra dello scasso", luogo in cui i membri del gruppo si esercitavano a migliorare i tempi di apertura delle serrature di porte e casseforti.
Gli arresti sono scattati in collaborazione con vari reparti territoriali e con lo Scip, il Servizio Cooperazione Internazionale di Polizia del Dipartimento di Pubblica Sicurezza. Le accuse per i 28 criminali vanno da ricettazione alla associazione per delinquere finalizzata al furto in abitazione.
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