Cronache

Strage di Corinaldo: ora la banda dello spray chiede il rito abbreviato

I sei ragazzi coinvolti nella tragedia alla discoteca "Lanterna Azzurra", nella quale persero la vita sei persone, hanno richiesto il rito abbreviato sperando nella riduzione della pena

Strage di Corinaldo: ora la banda dello spray chiede il rito abbreviato

Rito abbreviato. I sei ragazzi coinvolti nella tragedia del dicembre 2018 presso la discoteca "Lanterna Azzurrad" di Corinaldo – nella quale persero la vita sei persone – hanno fatto richiesta di procedere con il rito abbreviato. In questo modo gli indagati puntano a ottenere uno sconto della pena in caso di condanna.

Peraltro, i sei sono ritenuti responsabili di almeno un centinaio di colpi, tra furti e rapine in locali notturni del centro e del nord Italia. Ora è arrivata la mossa dei legali dei giovani coinvolti, accusati di essere parte integrante della cosiddetta "banda dello spray".

Il 6 dicembre scorso la procura di Ancona aveva chiesto per loro il giudizio immediato per "chiari e concordanti elementi di responsabilità". Gli arrestati – in data il 2 agosto dello scorso anno – sono accusati di omicidio preterintenzionale, associazione per delinquere, lesioni personali e singoli episodi di rapine e furti con strappo.

Infatti, secondo quanto è emerso nell'inchiesta condotta dai pm Valentina Bavai e Paolo Gubinelli, la banda avrebbe colpito un centinaio di volte ed era all'opera anche quella notte a Corinaldo, dove fu usato uno spray al peperoncino che rese l'aria irrespirabile e costrinse la maggior parte dei presenti a uscire velocemente fuori dal locale. Nella calca morirono cinque adolescenti e una giovane mamma.

La data del processo non è stata ancora fissata.

La notte "maledetta" a Corinaldo

Nella notte dell'8 dicembre 2018 alla Lanterna Azzurra di Corinaldo, comunque marchigiano in provincia di Ancona, era in programma un dj set del trapper Sfera Ebbasta. Prima dell'arrivo dell'artista – idolo dei teenager – nel locale, alcuni soggetti avrebbero spruzzato in sala lo spray al peperoncino. La conseguenza fu immediata: caos. Caos creato ad hoc per poter poi rubare portafogli, borse, borsette e quant'altro. Il panico portò le persone ad accalcarsi e a causa della chiusura di una delle uscite di emergenza, la massa di diresse verso il retro, dove vi era un'uscita di emergenza. L'uscita posteriore, però, dava su una sorte di piccolo "ponte" che superava un fossato. La calca fece cedere la balaustra del "ponticello" e alcune persone caddero di sotto e si trovarono a essere mortalmente schiacciate da decine e decine di persone. Gli inquirenti hanno accertato che all'interno della Lantera Azzurra, al momento del parapiglia, vi erano stipate circa 1.

400 persone, nonostante la capienza massima del locale fosse di 450.

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