Stranieri fanno pipì in negozio. Li denuncia ma rischia la galera

Accusato di minacce contro i due stranieri che gli stavano sporcando il negozio. Ora rischia nove mesi di carcere

Stranieri fanno pipì in negozio. Li denuncia ma rischia la galera

Nove mesi di carcere. È questa la condanna richiesta dal pm Sandra Rossi per un uomo che aveva denunciato due stranieri intenti a fare la pipì nel suo negozio e che ora si ritrova alla sbarra.

Sembra assurdo, ma è così. Proviamo a fare un passo indietro. Era il 2014 quando Fabio Savi, titolare della Savicolor di via Cavour a Belluno vede due immigrati, Tejlor Krisafi e Gentian Gashi, fare i loro bisogni nel suo negozio. Ovviamente Savi denunciò gli avventori, ma il reato - depenalizzato - non portò ad alcuna conseguenza seria. In Tribunale però denunce e inchieste si sono col tempo incrociate.

I due stranieri, infatti, hanno denunciato l'imprenditore perché li avrebbe minacciato con un taglierino con una lama di 10 centimetri. L'avvocato di Savi, Monica Barzon, e il collega Mauro Gasperin, hanno provato a far notare al giudice che di quel taglierino la polizia non ha trovato traccia. Il pm comunque ha chiesto nove mesi di carcere per l'mprenditore, che forse dovrà pure pagare 5mila euro a Tejlor Krisafi (avvocato Alessandro Schillaci), perché nella concitazione del momento avrebbe dato un calcio all'auto dei due immigrati dalla pipì facile.

Non solo.

Come ricostruirsce il Gazzettino, in un incredibile intreccio di accuse e difese, ieri si è svolto anche il processo in cui Savi chiedeva 5mila euro di risarcimento all'altro straniero, Gentian Gashi (avvocato Mariangela Sommacal), il quale avrebbe minacciato Savi con la frase: "Do fuoco a te e al tuo negozio" (per lui il pm ha chiesto solo 3 mesi di carcere).

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