Coronavirus

Ecco la "mappa" del contagio: 'Il virus ha corso sui trasporti'

Un team internazionale ha ricostruito il percorso dell'epidemia per l'Italia: "Utile per i prossimi provvedimenti"

Ecco la "mappa" del contagio: 'Il virus ha corso sui trasporti'

"È possibile ricostruire la mappa del contagio" da Sars-CoV-2. A sostenerlo è uno studio internazionale, effettuato dagli scienziati del Policlinico di Milano e dell'Università Cà Foscari Venezia, in collaborazione con l'Università di Zurigo, Padova e dell'Epfl di Losanna. La ricerca, secondo quanto riporta AdnKronos, è stata accettata oggi ed è in unscita sulla rivista Pnas.

I ricercatori hanno realizzato il "primo modello di contagio per l'Italia, che tiene conto sia dell'evoluzione temporale dell'infezione nelle popolazioni locali che della loro distribuzione geografica, integrando gli spostamenti degli individui per raggiungere il luogo di lavoro, con una risoluzione a livello provinciale". Per costruire la mappa, gli studiosi si sono serviti di "censimenti Istat per stimare la mobilità prima dell'epidemia e di uno studio indipendente che ha sfruttato la geolocalizzazione dei cellulari per capire di quanto si è ridotta la mobilità con le restrizioni imposte". I risultati sono stati poi confrontati con l'andamento reale dell'epidemia: gli scienziati sembrano aver riscontrato un'elevata accuratezza del modello matematico, che potrà essere impregato anche per studiare i prossimi provvedimenti.

Analizzando l'evoluzione dell'epidemia, emerge che, dall'inizio dell'epidemia al 25 marzo scorso, le restrizioni alla mobilità decise dal governo italiano hanno evitato il ricovero ospedaliero di almeno 200mila persone. Inoltre, le misure di contenimento avrebbero anche ridotto la capacità di contagio del 45%. "I 200mila ricoveri che sarebbero stati necessari senza restrizioni avrebbero sicuramente ecceduto la capacità degli ospedali", sostiene Marino Gatto, professore di Ecologia del Politecnico di Milano e primo autore dello studio". Da questo ne deriva che "le misure molto restrittive imposte a partire dal 10 marzo, il cui effetto abbiamo potuto osservare solo parzialmente nel periodo analizzato che si concludeva il 25 marzo, sono responsabili del calo nei contagi che osserviamo in questi giorni".

Se fossero mantenute le misure di contenimento, la discesa dei contagi potrebbe essere confermata anche per le prossime settimane, stando alle proiezioni del team internazionale. "Tuttavia- precisa Enrico Bertuzzo, professore di Idrologia all'Università Cà Foscari Venezia- l'incertezza è ancora elevata ed ogni nuovo dato disponibile è importante per comprendere la dinamica dell'epidemia e la sua possibile evoluzione futura".

Secondo lo studio, inoltre, l'epidemia da nuovo coronavirus si è propagata in Italia con i principali mezzi di trasporto: "analizzando la geografia del contagio- spiegano gli autori- gli scienziati hanno riscontrato come l'epidemia nelle prime fasi si sia mossa velocemente seguendo i percorsi delle principali infrastrutture di trasporto del Paese".

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