Economia

Superbonus, scatta l'allarme sugli infissi

Incendi e fughe di gas all'interno delle case possono essere causati anche dai lavori edilizi di ristrutturazione con il Superbonus al 110%: ecco cosa ha detto un comandante dei vigili del fuoco

Superbonus, scatta l'allarme sugli infissi

Chi l'avrebbe mai detto che i cari e vecchi infissi dai quali entravano gelidi spifferi invernali nelle case degli italiani non sarebbero stati, in qualche modo, "rimpianti"? Può sembrare un paradosso ma c'è un fondo di verità, ed il motivo riguarda gli incendi e le fughe di gas che negli ultimi anni sono aumentati a dismisura come dicono le statistiche.

Oltre 7mila incendi nel 2021

Nell'anno che deve ancora finire, i vigili del fuoco di Torino denunciano un'impennata degli incendi (7.020) rispetto al recente passato che finirà negli annali con quasi 30mila interventi a cui si dovranno inevitabilmente sommare le altre criticità che, secondo le previsioni, capiteranno a Capodanno. Come dimenticare, purtroppo, l'incendio e crollo di una palazzina di Pinerolo non più tardi di un mese fa che ha causato la morte di due persone a causa di una fuga di gas. Questa non è che la punta dell'iceberg di una situazione sempre più frequente causata, a volte, dal netto miglioramento della coibentazione degli appartamenti che possono fungere da "trappole".

Perché la casa può diventare pericolosa

In tutto questo, indiziati numeri uno ci sono i lavori di ristrutturazione incentivati dal Superbonus al 110%. "La casa, per quanto possa sembrare strano, resta uno dei luoghi più pericolosi, addirittura più di certi ambienti industriali" spiega a La Stampa il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Torino Agatino Carrolo. Il danno "collaterale" delle ristrutturazioni edilizie avviate con i Superbonus 110% ha fatto la sua parte a causa dell'installazione "nelle abitazioni di infissi sempre più performanti sul piano del risparmio energetico rischia paradossalmente di diventare una trappola mortale in caso di fughe di gas o di monossido di carbonio negli ambienti. Gli spifferi delle vecchie finestre salvano la vita permettendo il ricambio di aria. Per altro si sa che il monossido è inodore e non lascia traccia", sottolinea Carrolo.

Accanto a chi se la passa bene, però, c'è ancora chi ha in casa più che uno spiffero e, vivendo in povertà, è costretto a riscaldarsi con bracieri e mezzi di fortuna. I numeri dei vigili del fuoco sono impietosi, e raccontano 7.450 salvataggi a causa di incendi e intossicazioni da monossido di carbonio dentro gli edifici. "A causa dei continui rincari, il gas sta diventando un bene di lusso", sottolinea il comandante. I numeri finali: come anticipato all'inizio, anche negli ultimi anni gli interventi sono stati numerosi come dimostrano le 35.516 operazioni avvenute nel 2019 e 34.501 del 2018. L'anno della pandemia, invece, ha visto più di 31.500 interventi nella sola provincia di Torino, immaginate quanto avvenuto in tutta Italia.

La festa di Santa Barbara

Il 4 dicembre è, soprattutto, la festa di Santa Barbara protettrice dei pompieri (ma è ricordata anche come protettrice di altri mestieri tra i quali architetti, marinai, muratori): come riporta il Corriere, la leggenda racconta che fu rinchiusa dal padre in una torre per farla convertire (era di fede cristiana ma aveva origini turche), il quale la fece sfilare nuda per le vie di Nicomedia, l'attuale Izmet. Fu decapitata dal padre diventando martire per decapitazione e, successivamente, quando stava per iniziare la sua esecuzione, l’uomo venne colpito da un fulmine che lo incenerì immediatamente.

È da questi dettagli sulla vita di Santa Barbara che sono arrivati i legami con artificieri e vigili del fuoco.

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