Il 2 settembre scorso, una sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha bocciato la tassa - dagli 80 ai 200 euro - che l'Italia impone agli immigrati per il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno. Secondo la Corte, questa tassa è, come riporta il sito stranieriinitalia.it, "sproporzionata e contraria ai principi dell'Unione europea". Sproporzionata in quanto, per il rilascio della carta d'identità, un cittadino italiano spende all'incirca 10 euro. Contraria ai principi dell'Unione europea in quanto, secondo la Corte, non favorirebbe l'integrazione degli immigrati. Sarà.
Inca e Cgil hanno deciso di sostenere la causa degli immigrati, avviando una campagna per chiedere dei risarcimenti in favore degli immigrati, come spiega Morena Piccini (presidente del Patronato Inca) a stranieriinitalia.it: "Vogliamo che gli immigrati siano risarciti, che il Tar in tempi rapidi annulli il contributo non solo sui permessi per lungo soggiornanti, ma anche per tutti gli altri, e che arrivino nuove norme per ristabilire finalmente i principi di diritto e proporzionalità".
Come riporta Linkiesta, Cgil e Inca hanno stampato dei volantini in otto lingue affinché il maggior numero di immigrati possa venire a conoscenza dei risarcimenti e in cui si legge: "Le sedi Cgil e gli uffici del Patronato Inca ti aspettano per darti informazioni e per raccogliere la richiesta di restituzione delle cifre che hai versato dal 2012 ad oggi a titolo di contributo aggiuntivo per il rilascio e rinnovo del titolo di soggiorno".
Così, il
bilancio dello Stato, molto probabilmente, dovrà tenere conto anche di questi possibili risarcimenti che intaccheranno non poco le nostre casse, dato che gli immigrati regolari in Italia sono oltre 5 milioni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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