"Il terremoto colpa degli spiriti". E i migranti bloccano la strada

Le continue scosse di terremoto spaventano i nigeriani. E a Chieti bloccano le strade in segno di protesta: "Le strutture in cui siamo ospitati sono infestate da spiriti"

"Il terremoto colpa degli spiriti". E i migranti bloccano la strada

"Il terremoto è colpa degli spiriti". Spinti da questa credenza popolare, i migranti nigeriani, che sono ospitati nello Sprar e nel Cast di Palmoli, cittadina in provincia di Chieti, sono scesi in piazza e hanno bloccato l'unica arteria stradale che porta in paese. Questa insolita protesta, come ricostruito oggi dal Messaggero, non ha fatto altro che provocare la paralisi del traffico sulla provinciale.

"I richiedenti asilo - raccontano gli operatori dello Sprar - temevano che nelle strutture che li ospitano fossero presenti degli spiriti". Ieri mattina, intorno alle sei, a muovere la protesta è stato un nutrito gruppo di donne che, con i figli al seguito, hanno iniziato ad alzare la voce e a inveire contro gli "spiriti". "Dietro il blocco – ha spiegato al Messaggero il sindaco di Palmoli, Giuseppe Masciulli – c'era la regia di questo gruppo di serbi che ha organizzato la manifestazione in modo paramilitare: hanno fatto disporre i bambini al centro e gli adulti ai lati. Loro stessi riprendevano con i propri cellulari la protesta magari sperando in qualche reazione scomposta dei miei concittadini. Con l'arrivo dei carabinieri è finito tutto". I malumori per la credenza degli spiriti erano stati, infatti, alimentati da un gruppetto di immigrati serbi con cui i nigeriani condividono la struttura di accoglienza. Le scosse di terremoto di giovedì sera non hanno fatto altro che peggiorare una situazione già allo stremo. E così ieri mattina, appena svegli, hanno tenuto sotto scacco l'intera cittadina per un paio d'ore finché non sono intervenuti i carabinieri dalle stazioni di San Buono, Fresagrandinaria, Celenza sul Trigno che hanno appunto fatto sgomberare le strade.

608px;">Secondo quanto ricostruito dal sindaco di Palmoli, come spiega il Messaggero, gli immigrati serbi, che sarebbero stati mandati nella provincia di Chieti dalla prefettura di Trieste, avrebbero fomentato le superstizioni delle nigeriane dopo che non gli era stato rilasciato il passaporto. Dopo essere stati denunciati per "interruzione di pubblico servizio", la prefettura ne ha disposto l'allontanamento dal territorio di Palmoli.

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