Cronache

Terremoto, forte scossa 6.5 nel Centro Italia

Fortissima scossa nel Centro Italia, di magnitudo 6.5. Epicentro tra Norcia e Preci. Panico, popolazione in strada

Terremoto, forte scossa 6.5 nel Centro Italia

Il terremoto non dà pace all'Italia. Alle 7.41 la terra ha tremato per diversi secondi: l’epicentro della nuova scossa è stato individuato in Umbria nella zona di Norcia, Castel Sant'Angelo e Preci, ad una profondità di circa 10 chilometri. L'istituto nazionale di geofisica indica una magnitudo di 6.5, la più forte finora mai registrata. E la terra continua a tremare. La scossa più forte è stata avvertita in varie parti d'Italia: da Bolzano fino in Puglia, da Roma a Firenze. Crollata la basilica di San Benedetto a Norcia (guarda le foto dopo il sisma). Mai la terra ha tremato in modo così forte dal 23 novembre 1980, data del terremoto dell'Irpinia.

"È stata una scossa molto forte - ha detto il capo della Protezione civile delle Marche Cesare Spuri - Ci segnalano crolli a Muccia, Tolentino, in tutto l’entroterra Maceratese, stiamo cercando di capire se ci sono persone sotto le macerie". Subito dopo il terremoto è stato fatto un incontro con in tecnici della Sala operativa della Protezione Civile che sono al lavoro per sistemare al più presto gli sfollati. "Il nuovo forte sisma di questa mattina - spiegano - si è molto allargata l'area danneggiata dal sisma". Si parla di 25mila persone sfollate solo nelle Marche, almeno 15mila in Umbria, 2mila nel Lazio e un migliaio in Abruzzo. Il numero, però, potrebbe facilmente lievitare fino a 40mila, anche se dalla presidenza del Consiglio fanno trapelare che si potrebbe arrivare anche a 100mila sfollati.

A Norcia, nella centralissima piazza dedicata a San Benedetto, numerose persone inginocchiate a terra per pregare davanti alla basilica della città, di cui è rimasta in piedi soltanto la facciata. Qui gli sfollati sono almeno tremila. "Siamo in città per dare l'unzione alle persone che stanno morendo", ha detto padre Benedetto, uno dei priori del monastero intitolato al santo.

"Ci sono crolli diffusi, è stata una scossa fortissima", dice Mauro Falcucci, sindaco di Castelsantangelo Sul Nera, il piccolo centro in provincia di Macerata già colpito in maniera violenta pochi giorni fa. "Per fortuna ora so con certezza che non abbiamo vittime né feriti - prosegue il sindaco - si erano già allontanati tutti da ieri, ma il paese è un mucchio di macerie, nel cimitero le scosse hanno spaccato dei loculi e le bare sono uscite fuori, una scena indescrivibile". E si sfoga: ''Non si può vivere così, la gente non ce la fa più".

La presidente dell’Umbria, Catiuscia Marini, ha parlato di "notizie drammatiche" provenienti da Norcia. La governatrice ha raggiunto il centro di Protezione civile di Foligno per seguire la situazione. Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, è in contatto con il capo della protezione civile, Fabrizio Curcio, che si trova a Rieti per coordinare l’emergenza. "Confermiamo che non ci risultano vittime, abbiamo una ventina di feriti, alcuni in codice giallo", ha detto Curcio nel corso di un incontro con la stampa. "La situazione delle persone è positiva. Confermiamo invece tutte le criticità per la parte dei crolli nelle zone storiche e centrali ma anche al di fuori. E c’è naturalmente la questione dei servizi essenziali, come energia elettrica, acqua potabile e servizi sanitari. La viabilità - prosegue Curcio - è fortemente compromessa, buona parte aperta solo ai mezzi di soccorso. Circa 15mila utenze elettriche sono fuori uso". Quanto all'assistenza agli sfollati il capo della protezione civile ha detto: "Ribadiamo la necessità che l'assistenza alle persone avvenga fuori dall'area colpita, non solo sulla costa ma Regione per Regione e Comune per Comune valutiamo la soluzione migliore".

La violenta scossa di stamani ha causato il crollo della torre civica di Amatrice, che aveva resistito sia al sisma del 24 agosto, sia alle scosse del 26 ottobre. Crollata anche una porzione della torre di Sant’Agostino. Si registrano crolli e lesioni in diverse frazioni del territorio.

A Roma il servizio metro stamani è stato sospeso per controlli sulle linee A, B e B1 (linea C regolare). Sempre nella Capitale verifiche alla Basilica di San Lorenzo ad opera dei vigili del fuoco: si sono rese necessarie dopo una segnalazione da parte del parroco per caduta calcinacci. Sempre questa mattina si è sganciata la cabina di un ascensore, ma non ci sono stati feriti.

Ad Ariccia il sindaco ha chiuso il ponte di accesso alla cittadina sulla via Appia per motivi di sicurezza.

Commenti