Quasi un mese di prognosi: tanto è costato a due fidanzati, tifosi del Milan, un banale errore nell'accedere al settore sbagliato dello stadio "Renato Dall'Ara" di Bologna.
I due, giunti nel capoluogo emiliano per seguire la partita della squadra rossonera della scorsa domenica, non si sono accorti di aver acquistato i biglietti per la curva "Bulgarelli", storica sede degli ultrà rossoblù. La coppia pensava tuttavia, e a ragione, di poter comunque seguire l'incontro in tutta tranquillità. Così non è stato. Stando al racconto che gli stessi due hanno fornito all'edizione bolognese di Repubblica, la coppia è stata cacciata dal settore a furia di calci, pugni e schiaffi.
"Non avevamo addosso sciarpe del Milan o altri segni riconoscibili - racconta la ragazza, di 24 anni-. Ce ne stavamo buoni e zitti a vedere le partita nel posto assegnato, verso i distinti, anche se ci sentivamo guardati in modo ostile dalle persone intorno. Dopo il primo gol del Milan non abbiamo esultato, ma intorno a noi hanno iniziato a insultarci sempre più pesantemente e a spintonarci. Sebbene non reagissimo per evitare che precipitasse, hanno cominciato a rivolgerci insulti sempre più allucinanti, mai sentite cose del genere, a minacciarci addirittura di morte per poi passare all'aggressione fisica. In poche parole - ha continuato la ragazza - ci hanno buttati fuori dalle gradinate a spintoni, calci, pugni e schiaffi senza che nessuno, dico nessuno, intervenisse in nostra difesa contro i più esagitati".
Ancora sotto choc per la barbara aggressione, i due si sono subito rivolti alle forze dell'ordine e hanno sporto formale denuncia contro quattro persone.
Dai gruppi organizzati della tifoseria bolognese hanno replicato fornendo la propria versione: i due sostenitori rossoneri avrebbero esultato in modo scomposto al gol della formazione di Gattuso e quindi sarebbero stati invitati ad allontanarsi. Resta tuttavia il referto dell'ospedale, dove lui è stato dimesso con 15 giorni di prognosi e lei con 10.
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