Sono giorni di tensione per Richard Gere. Dopo l'imbarco sulla Open Arms, l'attore di Hollywood ha messo nel mirino il nostro Paese e il ministro degli Interni Matteo Salvini. Nel corso di una conferenza stampa tenuta ieri a Lampedusa, l'attore non ha usato giri di parole: "Non ho nessun interesse politico, questa è una situazione umanitaria, quello che stiamo facendo è prenderci dura della gente. Queste Ong non lo fanno affatto per questioni politiche". Poi l'affondo: "So che in giro per il mondo ci sono tantissimi politici ignoranti e stupidi che cercano di trasformare queste situazioni in situazioni politiche, ma non è così". Richard Gere dunque predica accoglienza e "cortesia" per i migranti che in questo momento si trovano a bordo della nave a largo di Lampedusa in acque internazionali.
Ma a quanto pare la "cortesia" chiesta da Gere e dai "buonisti" non trova posto tra i collaboratori umanitari. Infatti subito dopo la conferenza stampa dell'atttore, si è verificato un episodio che con il mondo del "buonismo" ha poco a che vedere. Una cronista, Francesca Ronchin, che ha seguito Gere fino all'auto che lo attendeva per portarlo via, è stata allontanata in modo poco cortese da un collaboratore umanitario di Opena Arms. Come mostrato nel video girato dalla stessa Ronchin, gli uomini di Open Arms sono un po' allergici alle domande dei giornalisti e quindi reagiscono a modo loro: spintonando una cronista. Ma il momento di tensione è durato poco.
Proprio Richard Gere, notando la reazione scomposta di uno dei collaboratori di Open Arms, ha voluto stringere la mano alla cronista prima di ripartire in auto. Insomma l'"ufficiale gentiluomo" non è venuto meno alle aspettative e ha così evitato una figuraccia allo staff di Open Arms che predica accoglienza, cortesia e diritti solo a senso unico.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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