"È tornato il partito fascista". Polemica per il manifesto

A Rubano (Padova) comparsi i cartelli del Movimento Fascismo e Libertà. Un partito (legale) che si ispira al Ventennio e che ha ottenuto tutte assoluzioni dall'accusa di apologia

"È tornato il partito fascista". Polemica per il manifesto

È tornato il Partito Nazionale Fascista? Quasi: parliamo del "Movimento fascismo e libertà", che nei giorni scorsi ha tappezzato di manifesti alcune vie di Rubano scatenando forti polemiche. Il fascio littorio in bella vista, numero di telefono per iscriversi e una lunga descrizione degli ideali. Non è passato inosservato, ovviamente, tanto che alcuni cittadini hanno chiesto l'applicazione della legge Scelba e la rimozione del cartelli incriminati.

Il movimento "Fascismo e libertà"

Ma non può essere fatto. Forse in pochi lo sanno, ma il "Movimento fascismo e libertà" ha ottenuto pieno riconoscimento legale. Non può essere sciolto, insomma, per "ricostituzione del Partito Nazionale Fascista". A spiegarlo, nel loro sito, sono gli stessi responsabili che allegano anche le sentenze di assoluzione nei vari processi. In poche parole, chi volesse avere una tessera in tasca con tutti i simboli storici del Ventennio può semplicemente compilare un format online. Semplicissimo. Potrebbe farlo anche un Balilla, verrebbe da dire.

Cosa fare dopo l'iscrizione? "Se vivi in una città dove MFL-PSN ha già un nucleo di camerati che militano - si legge - raggiungili subito: presentati, inizia a vivere la comunità, impara il senso di cameratismo che è ciò che ci manda avanti tutti i giorni". Se la sede non c'è, chiunque può aprirne una. Il movimento ha anche una rivista mensile dal titolo imperiale "Il lavoro fascista" e una televisione dedicata. Non mancano gadget nazionalisti tra cui spiccano le bandiere nere con il fascio littorio.

Sulla comparsa dei manifesti, la città di Rubano si è divisa così come già successo in altre zone d'Italia (il movimento, infatti, è a carattere nazionale).

"Non è che l’affissione di tali manifesti mi abbia lasciato indifferente - ha detto il sindaco Sabrina Doni - e sentir parlare di fascismo mi irrita non poco, per quel che il fascismo ha portato a patire. Devo però prendere atto che questo è un movimento legittimo, che ha diritto al libero pensiero e alla sua manifestazione, garantitogli dalla democrazia in cui viviamo".

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