Ecco le parole che spariscono dal vocabolario

Il vocabolario online Treccani eliminerà tutti i sinonimi dispregiativi della parola "donna" in favore di espressioni che ne valorizzino lo status sociale e intellettuale

Ecco le parole che spariscono dal vocabolario

Da oggi, chi cercherà un sinonimo di donna nella versione online del vocabolario Treccani non troverà più parole come "cagna" o "zoccola". Tutti i vocaboli con connotazione dispregiativa - perché lo sono palesemente - sono stati assorbiti dal termine "prostituta" mentre in allegato alla parola "donna" ci saranno riferimenti ad espressioni che ne valorizzino i traguardi intellettuali e sociali (donna di Stato, di legge, di scienza eccetera). "In numerose espressioni consolidate nell’uso si riflette un marchio misogino che, attraverso la lingua, una cultura plurisecolare maschilista, penetrata nel senso comune, ha impresso sulla concezione della donna. Il dizionario, registrando, a scopo di documentazione, anche tali forme ed espressioni, in quanto circolanti nella lingua parlata odierna o attestate nella tradizione letteraria, ne sottolinea sempre, congiuntamente, la caratterizzazione negativa o offensiva", si legge sul vocabolario online di Treccani.

Un cambiamento al passo coi tempi. Promotrici della rivoluzione linguistica sono state le attiviste Maria Beatrice Giovanardi - che nel Regno Unito è riuscita nell'ardua impresa di convincere l'Oxford Dictionary a cambiare la parola woman - e Valeria Della Valle, direttrice del vocabolario Treccani e condirettrice, con Giuseppe Patota, del Nuovo Treccani.

"Ne sarebbe contenta Simone de Beauvoir, che auspicava un ruolo per la donna non più di secondo sesso ma di femme indépendante , con questo gesto di rispetto Treccani ha aiutato a chiudere il ciclo della subalternità della donna al sesso maschile, alimentato anche da un ingiusto uso della parola", commenta Maria Beatrice Giovanardi alle pagine del quotidiano La Repubblica ringraziando i cento firmatari della lettera e Treccani "per averci riconosciuto come interlocutori e per aver accolto le nostre richieste". Ma non è stata una decisione improvvisa: "Fin dalle origini la Treccani si è rinnovata in base ai cambiamenti del costume e della società - aggiunge Valeria Della Valle -.Questa tradizione si manterrà nei cambiamenti che verranno apportati alla voce 'donna' dei sinonimi, opera che aveva conservato per inerzia usi linguistici del passato, ormai superati. Pur non avendo io né diretto né lavorato mai a questo dizionario, ho condiviso con alcune delle firmatarie della lettera la necessità di fare qualche cambiamento e qualche taglio. I dizionari devono testimoniare l'uso scritto e parlato, buono e cattivo, rispettoso e volgare, naturalmente avvertendo quando si tratta di usi offensivi".

Si tratta di un primo passo verso una revisione più ampia e completa che Treccani sta realizzando con l'aggiornamento della voce donna nel vocabolario online.

L' operazione che "richiederà più tempo perché il lavoro di un dizionario è simile a quello del sarto - continua Della Valle che -la voce 'donna' che contempla già espressioni relative ai diritti, all'emancipazione e ai movimenti di liberazione delle donne, ha bisogno di ritocchi che aggiungeranno frasi relative al ruolo professionale della donna".

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