Trinitapoli, consigliere M5S alle donne del Pd: "Prostitute della politica"

Bufera nel centro pugliese. Sono seguite le scuse, ma lo scontro finisce in tribunale

Trinitapoli, consigliere M5S alle donne del Pd: "Prostitute della politica"

Quello che balza alla mente nella vicenda di Trinitapoli, cittadina pugliese, è il paragone con la vecchia politica aliena da certi insulti e certe volgarità e un presente nel quale offese e parolacce, sdoganate, fanno parte integrante dell'armamentario della "nuova" politica. Non solo a livello nazionale, ma anche nei centri più piccoli.

La comunità di Trinitapoli, Comune di 15mila abitanti nella provincia di Barletta-Andria-Trani, è stata letteralmente sconvolta da una vicenda finita nelle aule di tribunale.

Tutto è nato da un post scritto dal consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Francesco Marrone: " Le prostitute della politica casalina in visita a Roma, probabilmente a rendere conto al loro pappone per i voti comprati per lui. P.s. naturalmente si sta parlando di prostitute intellettuali, anche perché per fare quella classica devi essere bella."

Il grillino di Trinitapoli pare si riferisse a tre donne del Partito democratico. In particolare una consigliera comunale, la segretaria del circolo cittadino ed una tesserata.

Il post si riferiva al viaggio delle tre donne a Roma all'indomani delle primarie vinte da Matteo Renzi.
Da subito i dem locali si sono definiti "indignati"; il Pd ha chiesto che il consigliere rassegnasse le dimissioni dal suo incarico politico.

Marrone, che forse non pensava il suo insulto creasse tanto scalpore, ha pubblicato un comunicato stampa, sempre postato sui social network. "Sono profondamente dispiaciuto se le mie parole abbiano offeso le donne che hanno letto il mio post, riguardante le primarie del Pd. - scrive il grillino - Ho usato l'espressione "prostitute della politica" (espressione riferibile sia a uomini che a donne) per sottolineare come alcune persone cambino casacca facilmente. Non mi riferivo certo a prestazioni sessuali retribuite. Le mie parole sono state strumentalizzate" e poi continua " La rabbia per una realtà così brutta come quella che viviamo, fa pronunciare male i concetti". Ma Marrone forse non sa che, come urlava Nani Moretti in un suo film, 'le parole sono importanti', al di là dei concetti e delle interpretazioni.

Il consigliere pentastellato, pensava forse di chiudere la questione su Facebook, ma fuori dai social c'è un tribunale che lo aspetta, vero e non virtuale. Francesco Marrone è stato infatti denunciato.

E al suo fianco non ci sarà nessuno a difenderlo politicamente, perchè anche il gruppo "attivisti 5 stelle Trinitapoli" ha tenuto a prendere le distanze da quello che essi stessi hanno definito come il loro "portavoce".

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