Uccide maialino con un colpo di pistola in testa e filma la scena, arrestato

I fatti sono avvenuti, nel febbraio scorso, a Camporosso, in provincia di Imperia, ma la vicenda trapela soltanto ora, al termine di una serie di accertamenti da parte della polizia, che ha scoperto il caso durante un'altra indagine

Uccide maialino con un colpo di pistola in testa e filma la scena, arrestato

Ha ucciso un maialino con un colpo di pistola alla testa. Un atto di estrema crudeltà, commesso senza un movente particolare, se non quello di riprendere la scena con il proprio smartphone e mostrarla agli amici, fiero del gesto da "duro".

I fatti sono avvenuti, nel febbraio scorso, a Camporosso, in provincia di Imperia, ma la vicenda trapela soltanto ora, al termine di una serie di accertamenti da parte della polizia, che ha scoperto il caso, nel corso di un'altra indagine. Le manette sono scattate per il presunto autore del delitto, un trentaduenne di Ventimiglia, che è stato arrestato con le accuse di uccisione di animali, detenzione illegale di arma comune da sparo, detenzione di arma clandestina e ricettazione.

Gli investigatori sono giunti a lui dopo aver acquisito il filmato, realizzato come testimonianza inequivocabile dallo stesso autore del reato, che in un piazzale all'aperto ha sfoderato la propria arma: una pistola calibro 8 a salve - abilmente modificata e trasformata in un'arma capace di sparare cartucce calibro 7.65 Browning - con la quale ha sparato all'animale, che è morto sul colpo.

Malgrado la pistola non sia stata ancora trovata, la buona qualità delle riprese ha documentato l'accaduto in tutta la sua brutalità, consentendo agli investigatori di individuare con certezza il tipo di arma utilizzata. Indagini sono ora in corso per risalire alla provenienza della pistola, che sarà comunque analizzata per capire se ha sparato in altre occasioni.

L'ordine di cattura è stato emesso dal gip del tribunale di Imperia, dopo aver analizzato la documentazione della polizia. Oltre al video, elemento cruciale nell'indagine, gli agenti hanno raccolto una serie consistente di indizi ritenuti concordanti grazie ai quali il giudice, due giorni fa, ha confermato la sussistenza di gravi esigenze cautelari ed ha applicato la misura della detenzione in carcere.

L'analisi della polizia, inoltre, è stata confermata dal consulente tecnico incaricato dal pubblico ministero. Alcuni mesi fa, a Camporosso era stata denunciata un'altra persona accusata di aver ucciso a fucilate un cinghiale che si recava spesso nei pressi dell'abitazione, in paese. L'uomo venne successivamente individuato e denunciato in stato di libertà.

Con i carabinieri forestali si era giustificato, dicendo che l'animale metteva in pericolo la famiglia e che per questo motivo aveva deciso di abbatterlo.

Resta il fatto che in quell'occasione il fucile era regolarmente dichiarato. Stavolta, invece si parla di una pistola clandestina di cui non si conosce la provenienza e che potrebbe essere stata utilizzata per commettere altri reati.

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