Cronache

È allarme ragni: la "falsa vedova nera" fa paura

Questi ragni letali si stanno sempre più spostando dal sud dell'Inghilterra, il loro habitat storico, in cerca di "case calde"

È allarme ragni: la "falsa vedova nera" fa paura

Nel Regno Unito è "allarme ragni", a causa della preoccupante diffusione della "falsa vedova nera", ossia un aracnide dal morso letale. Nel Paese, soprattutto in Inghilterra, si stanno infatti moltiplicando da inizio anno le segnalazioni relative ad attacchi condotti contro l'uomo da tali animali, con conseguenze raccapriccianti per gli individui morsi dall'invertebrato citato. La falsa vedova nera, secondo gli esperti, avrebbe un veleno più tossico di quello di qualsiasi altro ragno originario della Gran Bretagna.

Il dato preoccupante è soprattutto relativo al fatto che tali aracnidi si sarebbero ultimamente spostati dal loro habitat storico, ossia il sud dell'Inghilterra, per trasferirsi in massa verso nord. Questi animali amerebbero sempre più stare in "case calde" e l'aumento delle temeperature provocato sia dall'avvento dell'estate sia dai cambiamenti climatici starebbe agevolando i contatti tra quei ragni velenosi e l'uomo. Molti attacchi condotti dall'inizio dell'anno dalle false vedove nere contro cittadini del posto si sono verificati nelle abitazioni delle vittime e alcune testimonianze rese da dei sorpavvissuti ai morsi velenosi stanno fortemente allarmando l'opinione pubblica.

Tra i sopravvissuti al morso letale contattati dai media britannici vi è il 26enne Carl Jones, vittima di un attacco a gennaio. Egli aveva allora sconcertato i medici per via delle vesciche piene di pus che esibiva sul braccio; il ragazzo, dopo essere stato medicato, era tornato a casa, ma a distanza di cinque mesi ancora non era guarito dal morso letale del ragno. Nel corso del tempo, la ferita lasciata dal morso dell'animale si era infettata nuovamente e Carl era di conseguenza finito al pronto soccorso in condizioni disperate, grondante di sudore e con la febbre alta nonché a rischio tubercolosi e cancro della pelle. Il 26enne era stato trattato senza successo con antibiotici, prima che i medici a giugno tagliassero l'area infetta della sua ferita, che non si era mai rimarginata in ben cinque mesi. Soltanto al suo ritorno a casa, Carl si è accorto della presenza della falsa vedova nera nella propria abitazione, capendo così chi era il colpevole del suo malessere. "Ho cercato casi simili, con una ricerca su internet e ho visto un articolo su un aumento di false vedove nella zona", ha raccontato Carl alle emittenti britanniche, "Ho fatto due più due. Io non sopporto i ragni".

Un'altra recente testimonianza delle drammatiche conseguenze dell'attacco di una falsa vedoova nera è state resa dalla 18enne gallese Abby Tannetta, che è stata morsa a maggio mentre dormiva nella roulotte dei suoi genitori. Il morso del ragno le aveva allora causato un dolore lancinante al braccio, che è peggiorato nei giorni successivi: "Mi sentivo davvero stordita e debole, stavo bollendo, mi sentivo come le palpitazioni e il gonfiore al braccio era cresciuto ancora, aveva le dimensioni di una pallina da golf." L'infezione derivante dal morso non accennava a rientrare, fino a quando Abby non ha avuto bisogno di un intervento chirurgico d'urgenza per salvarsi dalla sepsi: "Sono crollata mentre i medici mi stavano portando di corsa in sala operatoria, ma per fortuna sono riusciti a farlo in tempo, altrimenti sarei morta. Avevo già molta paura dei ragni prima di questo episodio, ma ora ho troppa paura.

Il pensiero di tornare nella roulotte mi terrorizza e anche il più piccolo ragno mi fa venire la nausea e il terrore".

Commenti