Siamo solo a inizio giugno, ma sono almeno 54mila i migranti arrivati sulle coste italiane da inizio anno. Di questi bem 7500 sono arrivati solo nella prima settimana di giugno. Tanti, al punto che il 2015 si candida a diventare un anno record per gli sbarchi.
I dati li dà l'Unhcr, l'agenzia Onu per i rifugiati, e non distonano da quelli diffusi dal Viminale un mese fa. Anche in questo caso si calcola un 10-12% in più rispetto all'anno scorso, quando nei primi 5 mesi ne arrivarono via mare poco più di 41mila. I migranti arrivano da Eritrea, Somalia, Nigeria, Siria e Gambia, ma solo la metà di loro viene in Italia in cerca di asilo. Inoltre, secondo l’Unhcr, le persone morte o disperse nel Mar Mediterraneo dall’inizio dell’anno sono 1.850, un numero quasi sei volte superiore rispetto ai 280 del periodo gennaio-maggio 2014.
Ieri proprio l'Unhcr aveva ribadito il suo appello all'accoglienza: "La cosa migliore è che i migranti soccorsi siano ospitati in maniera diffusa su tutto il territorio italiano, in piccoli centri, evitando le grandi concentrazioni", aveva detto uno dei delegati, Federico Fossi. Ma le polemiche delle Regioni continuano, con i governatori del nord fermamente convinti a dire basta, in aperta polemica col governo e con molti sindaci.
Del resto i numeri riportati oggi da La Stampa parlano chiaro: sul "podio" delle Regioni virtuose nell'accoglienza c'è la Sicilia - che è anche quella ovviamente più bersagliata dagli sbarchi - al 22% con oltre 16mila immigrati, il Lazio (12%, 8611) e poi la Lombardia (9%, 6599). Sotto il 5% le principali Regioni "rosse" per tradizione: Emilia Romagna (5% con poco più di 4mila profughi), Toscana (4%, 3170) e Umbria (1%, 1163).
"I numeri parlano chiaro, e la Lombardia ha oggi il 40% di richiedenti asilo in meno rispetto alla quota che Maroni ha concordato in sede di Conferenza delle Regioni", dice oggi Debora Serracchiani, presidente del Friuli Venezia Giulia (che accoglie il 3% dei migranti, cioè poco più di 2mila persone), "La norma prevede che la distribuzione non avvenga sulla base del numero degli abitanti (Lombardia ha il 16,5% degli abitanti della Repubblica, 10 milioni su 60,7) ma sulla base di parametri corretti su richiesta della Lombardia, che hanno abbassato la sua quota al 14,15% del totale".
Intanto, mentre Maroni, Zaia e Toti minacciano di tagliare i soldi ai Comuni che accoglieranno ancora migranti, Matteo Renzi studia una contromossa e
prova a risolvere la questione mettendo sul piatto più fondi agli enti locali: "Dobbiamo dare incentivi, anche nel patto di stabilità, a quei Comuni che ci danno una mano", ha detto il premier parlando dalla conferenza G7- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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