In Vaticano spunta l'archivio segreto dell'orco

Le indagini per l'accusa di pedofilia all'ex nunzio Jozef Wesolowski hanno svelato un'archivio con oltre 100mila file con protagonisti minorenni tra i tredici e i diciassette anni

In Vaticano spunta l'archivio segreto dell'orco

Con il procedere delle indagini della gendarmeria vaticana la posizione di Jozef Wesolowski, ex nunzio apostolico a Santo Domingo, si aggrava ogni giorno di più. Setacciando la memoria dei suoi computer è emerso un archivio degno del peggiore degli orchi. Più di 100mila file a sfondo sessuale più 45mila immagini cancellate. Una mole di materiale suddivisa in quattro cartelle per un totale di 86mila fotografie e 130 video di varia lunghezza.

Protagonisti delle immagini sono quasi sempre adolescenti tra i tredici e i diciassette anni, maschi nella stragrande maggioranza dei casi, adescati o comprati per pochi spiccioli quando l'ex prelato si trovava a Santo Domingo. Scene di gruppo, umiliazioni e rapporti con adulti. Gli inquirenti hanno trovato un decalogo delle perversioni dell'uomo che oltre a un hard disk di proprietà del Vaticano, conservava una selezione nel suo computer portatile.

La procura di Santo Domingo e la gendarmeria del Papa sospettano che il monsignore sia la punta dell'iceberg di una rete di pedofili molto più vasta. Si è escluso sin dal principio che il compito di procacciare i minorenni per Wesolowski fosse affidato esclusivamente a Francisco Javier Occi Reyes, ex segretario del nunzio, che ha confessato alla polizia dominicana la sua complicità dopo il suo arresto avvenuto nel giugno 2013. Secondo le fonti interpellate dal Corriere della Sera le indagini si stanno allargando a tutti i paesi e i contatti che il prelato ha toccato nel corso della sua carriera ecclesiastica.

Oltre all'accusa di pedofilia all'uomo viene contestata l'aggravante di "aver agito, essendo alto esponente delle gerarchie ecclesiastiche, con grave violazione dei suoi doveri istituzionali tanto da aver cagionato un danno di immagine dello Stato (del Vaticano) e della Santa Sede".

Dopo il processo canonico che lo ha riporato allo stato laico, proprio l'evolversi delle indagini ha portato Papa Francesco a stabilire un'accellerazione nelle indagini. Non è escluso che si proceda a breve a un processo per direttissima.

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