Ventimiglia, incatenati contro i migranti

La protesta della Lega: tutti incatenati per dire basta all'immigrazione clandestina e chiudere il centro di accoglienza del Parco Roja a Ventimiglia, bloccando i flussi prima del confine con la Francia

Ventimiglia, incatenati contro i migranti

Ventimiglia - Tutti incatenati per dire basta all'immigrazione clandestina e chiudere il centro di accoglienza del Parco Roja, a Ventimiglia, bloccando i flussi, prima del confine con la Francia.

Decine di persone oggi hanno presto parte alla manifestazione di protesta della Lega Nord, che ha radunato soprattutto cittadini, oltre che politici, che si sono radunati davanti al passaggio a livello della ferrovia, in via Tenda, come simbolo del flusso migratorio verso la Francia.

Attacchi sono stati sferrati all'attuale governo, in particolare al ministro dell'interno Marco Minniti, che aveva promesso strategie di contenimento dei flussi, che però non si sono ancora viste; e poi, al vescovo della diocesi di Ventimiglia-Sanremo, Antonio Suetta, per l'aiuto in denaro dato, l'anno scorso, agli attivisti del collettivo "No Border", gli antagonisti che si battono per la libera circolazione degli stranieri in Europa e che a Ventimiglia hanno fomentato diversi tafferugli, tanto che molti di loro sono stati raggiunti da foglio di via obbligatorio.

"Bisogna smettere di dire sì a tutti, come ha fatto anche il vescovo che ha dato duemila euro in contanti ai No border, quando qui ci sono genitori che hanno perso il lavoro, che hanno figli malati e che non sanno come comprare da mangiare - ha dichiarato il segretario cittadino della Lega Nord a Ventimiglia, Andrea Spinosi, che poi attacca l'amministrazione comunale del Pd -. Mi spiace che non sia venuto il sindaco Enrico Ioculano. E' una grave mancanza per la città, perchè se si fosse battuto un po' di più, forse non saremo giunti a questi livelli".

La manifestazione, che ha visto la partecipazione di una cinquantina di persone, si è svolta anche poco lontano da un altro simbolo di questa emergenza: la chiesa di Sant'Antonio, che ancora oggi ospita un'ottantina di migranti, soprattutto famiglie di eritrei e dove l'estate scorse erano stati ospitati centinaia di stranieri, prima dell'apertura del Parco Roja. Sul campo profughi, attualmente chiuso ai nuovi arrivi - per lavori di restauro, che dovrebbero concludersi a fine marzo - Spinosi ha affermato: "Siamo quasi certi che questa chiusura temporanea del centro sia in realtà dovuta a un ampliamento dei locali, in vista dell'imminente arrivo della stagione calda e di un altro 'finimondo'.

La situazione di Ventimiglia sta degenerando e chi di dovere, ad esempio il ministro dell'Interno, non sta assolutamente gestendo questo flusso migratorio". Presente all'incontro anche il vice premier della Liguria, la leghista Sonia Viale: "In caso di emergenza la città risponde e lo ha già fatto - ha dichiarato - ma se questa non viene gestita dal governo o dall'Europa, è giusto che i cittadini dicano: 'no'.

Aspettiamo risposte concrete dal ministro Minniti e siamo in attesa che il governo batta un colpo". E poi. "Ventimiglia continua a essere dimenticata - ha aggiunto - sia nel piano Anci che dal governo. Solo quando ci sono le tragedie ci si ricorda di questa città e della situazione di emergenza che sta vivendo".

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