Mozione anti aborto, Lega: "Dovrebbero farla tutti i Comuni"
6 Ottobre 2018 - 15:08Il leghista Pillon ha commentato la mozione pro vita approvata dal Consiglio comunale di Verona. Polemiche nel Pd: chieste le dimissioni della capogruppo Padovani
"Dopo aver letto la delibera posso dire che non capisco davvero perché indignarsi se il comune scaligero, nel pieno rispetto della legge decide di aiutare le donne in difficoltà a proseguire la gravidanza". Lo ha dichiarato il senatore leghista, Simone Pillon, commentando la mozione pro vita approvata dal Consiglio comunale di Verona.
La mozione, che stanzia fondi a favore delle associazioni cattoliche per iniziative contro l'aborto, ha creato non poche polemiche tra i dem. Solo sei voti contrari e ben 21 a favore, tra i quali quello della capogruppo Pd Carla Padovani che ha aperto una ferita tra i democratici.
"A norma di legge dovrebbero farlo tutti i Comuni. Sbaglio?", ha chiesto Pillon."Nell'art. 1 della 194/1978, lo Stato garantisce il diritto alla procreazione cosciente e responsabile, riconosce il valore sociale della maternità e tutela la vita umana dal suo inizio. L'interruzione volontaria della gravidanza, di cui alla presente legge, non è mezzo per il controllo delle nascite".
"L'aborto non è un diritto, è un abominevole delitto. Il mio esempio è la Russia di Putin, dove gli aborti sono scesi da quattro milioni l'anno a due con sussidi alla maternità". Lo ha dichiarato a 'la Zanzara', su Radio 24, il leghista Alberto Zelger, promotore della mozione."Fosse per me la legge sull'aborto non dovrebbe esistere".
Polemiche nel Pd
Nel frattempo, i consiglieri comunali del Partito Democratico hanno chiesto le dimissioni della capogruppo Carla Padovani.
"La posizione di adesione alla mozione espressa dalla capogruppo - si legge in una nota - è inaccettabile perchè tale mozione mistifica principi e risultati della Legge 194, che ha svolto e svolge un ruolo fondamentale nell'emancipazione non solo della donna ma della società italiana intera; tenta in modo strumentale di colpevolizzare la figura della donna riconducendo la dolorosa scelta dell'aborto all'origine del processo di calo demografico del Paese; attacca gratuitamente la credibilità di presidi di salute fondamentali come i consultori e ospedali; bolla come "uccisioni nascoste" lo scarto di embrioni in uso nelle tecniche di procreazione medicalmente assistita; strumentalizza la funzione di un consiglio comunale chiamato ad amministrare le risorse pubbliche e non a fare propaganda".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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