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La zuffa social sul Duce tra la Mussolini e la star Usa

La zuffa social sul Duce tra la Mussolini e la star Usa

Twitter è riuscito a scatenare una lite social sul fascismo tra Alessandra Mussolini e l'attore Jim Carrey, da tempo diventato un instancabile attivista anti Trump. Ha cominciato sabato pomeriggio l'artista canadese che ha interpretato tanti film di successo, come Una settimana da Dio e Ace Ventura, postando da oltreoceano un disegno, da lui stesso realizzato, che rappresenta Benito Mussolini e Claretta Petacci appesi a testa in giù. Un chiaro riferimento ai fatti di piazzale Loreto del 29 aprile 1945, quando i corpi del duce, della Petacci e di altri sedici gerarchi fascisti vennero esposti e lasciati in balia della folla inferocita. Questo il messaggio che accompagnava la vignetta: «Se vi state chiedendo dove porti il fascismo, rivolgetevi a Benito Mussolini e alla sua amante Claretta». La Mussolini non ha affatto gradito il post della star di Hollywood e ha immediatamente replicato sul suo profilo con poche ma efficaci parole: «You are bastard» (un inequivocabile «sei un bastardo»).

Lo scambio ha scatenato il popolo del web dando vita a una serie di botta e risposta tra i follower, coinvolgendo anche nel dibattito giornalisti americani e italiani, comici, personaggi televisivi ma anche tantissime persone comuni. Alcuni d'accordo con la presa di posizione di Carrey contro il fascismo, tanto da ringraziarlo e acclamarlo come un «eroe». Altri, decisamente critici, convinti che Mussolini non sia stato il male assoluto e che i fatti di piazzale Loreto non siano giustificabili in nessun modo, suggeriscono a Carrey di tornare a recitare.

L'attore invece non ha replicato all'offesa della nipote di Mussolini (almeno fino a ieri sera), ma i tweet sull'argomento non si sono fermati. Tra i primi quello di Evan O'Connell, un commentatore politico americano che ha risposto a brutto muso alla parlamentare europea: «Credo che tu confonda Carrey con quell'assassino di tuo nonno». «O forse con qualcuno della tua famiglia», ha ribattuto lei continuando a postare una risposta dietro l'altra in cui suggerisce all'artista cosa dovrebbe disegnare, facendo riferimento a una sequenza di orrori made in Usa, dal fungo della bomba atomica, allo schiavismo, da episodi di razzismo come quello di Rosa Parks alla drammatica storia degli indiani d'America, per finire con l'attacco al napalm degli americani del 1972, ricordato dalla Mussolini con la pubblicazione della nota immagine dei bambini vietnamiti in fuga.

Ad attaccare il duce l'attore canadese è arrivato in un momento in cui prende quotidianamente e pesantemente di mira il presidente americano Donald Trump per le sue politiche di tolleranza zero nei confronti degli immigrati. Il suo profilo Twitter è invaso di disegni satirici che rappresentano in modo caricaturale il presidente Usa.

La Mussolini si rivolge in inglese anche a Trump per chiudere il capitolo Jim Carrey, invitandolo a non preoccuparsi degli attacchi politici dell'attore perché «i suoi disegni sono solo carta sporca».

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