Crowley, la Bestia che scatenò la magia nera contro Yeats

Esoterista, scalatore, narratore, spia degli inglesi, scrittore gotico e soprannaturale. O era un cialtrone?

Crowley, la Bestia che scatenò la magia nera contro Yeats
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Aleister Crowley (1875-1947), anche noto con lo pseudonimo di Bestia 666, ha avuto molte vite da esibire. Innanzi tutto è il più famoso occultista di tutti tempi, l'unico forse a essere stato inghiottito e digerito dalla cultura di massa. Crowley figura sulla copertina di Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band, il capolavoro dei Beatles; Ozzy Osbourne, scomparso di recente, gli ha dedicato uno dei suoi maggiori successi, Mr Crowley. Jimmy Page, chitarrista dei Led Zeppelin ne comprò il maniero affacciato sul lago Loch Ness. In letteratura, ha lasciato un segno in Ferdinando Pessoa, William Somerset Maugham e soprattutto, come vedremo, William Butler Yeats. Crowley passò parte della sua vita a Cefalù, località dove istituì l'Abbazia di Thelema. Lo stile di vita, fondato su droga e sesso, scandalizzò la popolazione locale. La morte, forse per overdose, di un ragazzo fu la proverbiale goccia che fece traboccare il vaso. Intervenne perfino Benito Mussolini. Crowley nel 1923 fu espulso. Ne rimase il ricordo. Molti anni dopo, Vincenzo Consolo prese spunto da quelle lontane vicende per scrivere il suo romanzo Nottetempo, casa per casa (Mondadori, 1992).

Crowley però è stato anche altro. Alpinista di valore, partecipò a una spedizione sul K2. Non raggiunse la vetta ma contribuì a tracciare un itinerario tra le rocce. Nella Seconda guerra mondiale, grazie alle sue entrature nel "nazismo magico", fece forse la spia del governo inglese in Germania. In particolare, secondo alcune biografie, avrebbe partecipato alle operazioni che portarono alla cattura di Rudolf Hess.

Nell'Abbazia di Thelema si praticava una forma di magia e di occultismo fondata su una sola regola: "Fai ciò che vuoi sarà tutta la legge, Amore è la legge, amore sotto la volontà". Questa "legge" non è propriamente un invito al nichilismo, anche se molti l'hanno intesa in questo modo. Il satanismo c'entra poco: il diavolo, di volta in volta, è l'incarnazione della nostra parte non solo e non sempre malvagia ma anche trasgressiva o pagana o assolutamente libera. Nella magia di Crowley il sesso ha una posizione preminente perché potenzia le facoltà dell'occultista. Resta da chiarire cosa si intende per magia. Non c'entrano i conigli nel cilindro e nemmeno le pozioni per riacquistare la virilità. La magia è un metodo per piegare il mondo alla nostra volontà.

Crowley fu anche uno scrittore prolifico. Lasciamo da parte gli scritti legati all'occultismo come il famoso Magick, manuale di magia sessuale di successo intramontabile, nonostante sia inaspettatamente noioso. Crowley coltivava anche ambizioni letterarie, non del tutto mal riposte. Nel 1898, la raccolta di liriche Macchie bianche fu l'esordio letterario di Aleister Crowley. Le Macchie bianche alludevano al liquido seminale. Fu uno scandalo. Il libro venne ritirato.

Crowley proseguì con opere gotiche, ispirate all'immaginario dell'esoterismo ma anche alla letteratura gotica. Tornano in libreria I racconti della bestia (Alcatraz, pagg. 172, euro 16; traduzione di Gianluca Venditti e Jacopo Corazza; in libreria dal 22 agosto). Il volume è introdotto da una leggenda dell'heavy metal, Steve Sylvester, cantante e fondatore dei Death SS. Band italiana che si è fatta giustizia all'estero.

Nei racconti c'è del buono e del meno buono. Qualche sghiribizzo esoterico, qualche racconto nero, qualche perfetta fusione dei due aspetti. In Al bivio, dietro la storia di due maghi impegnati a distruggersi reciprocamente attraverso donne fatali, Crowley racconta, senza troppi filtri, la sua rivalità con il grande poeta irlandese William Butler Yeats. Entrambi facevano parte di una setta molto influente, la Golden Dawn. Yeats voleva impedire a tutti i costi l'ascesa di Crowley ai gradi più alti del tempio. Il poeta ne uscì sconfitto, anche in seguito ad alcune esperienze esoteriche (visioni) sconvolgenti. Quest'aspetto di Yeats, in realtà decisivo per capirne i versi, non è noto a tutti. Eppure l'editore Adelphi si è premurato di stampare tanti testi esoterici di Yeats. Crowley fu poi la rovina della Golden Dawn e si affiliò a un'altra setta, l'Ordo Templi Orientis, ancora esistente in tutto il mondo.

Il furto della signora Horniman è quasi un giallo tradizionale. Il cacciatore di anime invade il territorio di Mary Shelley e del suo Frankenstein. La violinista riesce forse a fondere tutto quanto in un perturbante racconto gotico, pieno di dettagli esoterici e segnato da un romanticismo decadente.

Crowley vendeva i racconti alle riviste.

Per lui erano una fonte di guadagno tutto sommato poco impegnativa. Nel frattempo, scriveva opere impegnative come Il libro della legge, realizzato sotto dettatura del demone Aiwass in una stanza della Cairo degli antichi dei.

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