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"Psyco" Arisa: "Ecco come si segue il proprio istinto...". E su Fedez...

Arisa a 360°. Dal suo ultimo singolo fino al gay pride di Napoli, passando per Fedez e Ferragni: "Li stimo, hanno fatto a bene a schierarsi"

"Psyco" Arisa: "Ecco come si segue il proprio istinto..."

“Prima mi facevo tanti problemi, ma ora a 39 anni penso che me ne posso anche sbattere. Anzi voglio essere un punto di riferimento proprio per tutte quelle persone che si vogliono bene e se ne sbattono del giudizio degli altri”. Si era presentata a Sanremo con un paio di grandi occhiali neri, i capelli a caschetto e una voce unica che aveva, nel giro di una canzone (Sincerità), conquistato tutti. Arisa sembrava una ragazza timida, ma estremamente determinata. D’altronde se arrivi da Pignola, un piccolo paese della Basilicata in provincia di Potenza; se hai lavorato come cameriera, come estetista, come baby-sitter, e ti ritrovi a cantare un giorno sul palco più importante d’Italia, non puoi non avere un’energia e una voglia di sorprendere fuori dal comune. È stata la sua forza e lo è tutt’ora: oggi Arisa è una donna matura con le idee chiare. Ne è la prova il suo ultimo singolo, uscito ieri a mezzanotte: Psyco, un brano dai forti tratti autobiografici…

Di che cosa parla Psyco?

“È un brano dance che spero possa far ballare le persone… parla di chi vuole prendersi la vita come viene, di chi segue il proprio istinto dopo l’ennesima delusione amorosa. Parla di chi non vuole più investire del tempo e delle energie in qualcosa che finisce sempre nella stessa maniera”.

Insomma, non vale la pena credere nell’amore?

“L’amore a volte ti delude. È arrivato il momento di dire: io sono così…. se vuoi stare con me, mi accetti per quello che sono con le mie stramberie. Altrimenti non è il caso di continuare. Secondo te sarò Psyco, secondo me sono più normale di te”.

La morale dunque è che si può anche stare da soli?

“Certo. Purtroppo in Italia se una donna a 39 anni non ha una famiglia, si pensa subito che abbia un problema. Ma non è assolutamente così: si può anche decidere di stare da soli e di non aver voglia di mettere in piedi una famiglia tradizionale. Magari semplicemente perché non si trova la persona giusta o magari perché si sta bene con se stessi. È uno di quei pregiudizi da abbattere per cui vale la pena lottare”.

E gli altri quali sono?

“Beh, pochi giorni fa sono stata la madrina del gay pride di Napoli. Non c’è dubbio che in Italia ci siano ancora troppe discriminazioni nei confronti delle persone lgbt. Il mio migliore amico è gay. L’attenzione che ho nei confronti di quel mondo, la devo a lui perché ho sempre visto la sua tristezza nell’affrontare alcuni temi. Tutti devono avere gli stessi diritti, ma purtroppo non è così. E poi sa cosa trovo paradossale?”.

Cosa?

“Il Vaticano mette lingua ovunque, noi ci riempiamo la bocca dei nostri valori religiosi, ma non siamo in grado di accettare una legge come il ddl Zan che vuole semplicemente creare meno disparità. È assurdo, anche perché uno dei comandamenti recita: ‘Ama il prossimo tuo come te stesso’”.

Sul ddl Zan la pensa come Fedez?

“Ho grande stima di Federico e di Chiara Ferragni. La loro presa di posizione non è affatto scontata. Stanno mostrando un coraggio da vendere nel dire quello che pensano. Anche perché quando ti sbilanci così, ricevi tanti consensi ma anche tante critiche.”.

Ecco, ma non è strano che un cantante si schieri così apertamente?

“No, in America accade sempre. Ricordo tanti personaggi famosi che hanno deciso di appoggiare Biden e prima ancora Hillary Clinton. Lì è assolutamente normale, solo da noi diventa un problema. Fedez e sua moglie hanno tutto il diritto di esprimere il proprio pensiero”.

Chiara Ferragni ha detto che “i politici fanno schifo”. Lei che rapporto ha con la politica e cosa ne pensa di questa affermazione?

“Sono molto distante dalla politica, anche perché credo che i politici non conoscano davvero la realtà che ci circonda e la condizione in cui vive la gente normale. Altrimenti alcune cose non si spiegano”.

Tipo, mi faccia un esempio…

“Ora sono in Basilicata. Ecco, qui gran parte delle strade sono piene di buche, mancano infrastrutture importanti e c’è un tasso di disoccupazione elevatissimo. Allora, mi chiedo: perché i politici non affrontano questi problemi? Se uno ha il raffreddore, lo cura fino a quando non gli passa. Invece in Italia e nella mia regione ci si dimentica dei raffreddori, in attesa di non sa bene cosa”.

Quindi il suo è un giudizio negativo proprio come quello della Ferragni?

“Stamattina ho letto un bellissimo post su Instagram”.

Che diceva?

“Faceva vedere le mani di un contadino, spaccate proprio come quelle di mio padre. E il post diceva: io crederò a un politico quando gli vedrò delle mani così…”.

Mani così nella sua Basilicata, una terra dove l’agricoltura la fa da padrone, se ne vedono tante…

“Sì, è una regione dalle enormi potenzialità, peccato manchi la mentalità di valorizzare ciò che abbiamo. Penso, per esempio, a quello che potrebbe diventare il ‘peperone crusco’ (prodotto tipico della cucina lucana, ndr). La piadina romagnola è conosciuta in tutto il mondo, il nostro ‘peperone crusco’ invece lo conoscono in pochi”.

Da cosa dipende?

“Siamo un po’ scoraggiati, perché ogni volta che cerchiamo di fare qualcosa, riceviamo mazzate. Siamo tanto ricchi, abbiamo il petrolio, ma siamo anche piccoli piccoli. Abbiamo deciso di obbedire piuttosto che comandare. E questo lo vedo anche nel mio piccolo…”.

Perché?

“Perché anche io preferisco a volte obbedire e lasciare gli equilibri intatti, piuttosto che impormi. D’altronde ci hanno insegnato come l’umiltà sia un valore da non abbandonare mai”.

È un bel insegnamento, non crede?

“Sì, certo. Poi però succede che viene qualcuno con la prepotenza e ti asfalta. Le faccio un esempio: ha visto il post di Madame che si è sfogata contro alcune persone che l’avevano disturbata durante il pranzo?”.

Sì, cosa c'entra?

“Ecco, anche io quattro o cinque anni fa avevo fatto un post simile. Perché era diventata una cosa insostenibile. La gente si avvicinava per chiedermi una foto, ma a volte neanche sapeva chi fossi. Lo sa come reagì mia madre in quel caso?”.

Se la prese con lei?

“Esatto. Si arrabbiò tantissimo, mi disse: ti sei montata la testa, non ti devi permettere… ma io volevo semplicemente dire che anche la disponibilità non può diventare una schiavitù. A me piace avere un rapporto speciale con i miei fan, ma non si può essere alla mercé di tutti. Ci deve essere un rapporto di conoscenza. E poi soprattutto all’epoca mi fermava della gente che non sapeva davvero chi fossi”.

Adesso invece la conoscono davvero tutti…

“Beh, ringraziando Dio devo dire che se avessi un euro per ogni persona che mi riconosce, sarei miliardaria”.

È anche merito di Maria De Filippi?

“Maria è una persona unica. È una donna altruista, vive dedicandosi alle storie e ai talenti degli altri. Tutti parlano bene di lei e a ragion veduta. Con lei mi sento protetta, davvero a mio agio. Di Maria ce n’è una sola…”.

È per questo che ha rifiutato un'importante offerta da parte di un programma della Rai?

“Tutte le notizie che si leggono su questo non sono state da me autorizzate”.

In chiusura, mi dica la verità: come ha fatto a raggiungere il suo obiettivo, partendo da un paesino della Basilicata?

“Canto da quando avevo 3 anni e mezzo. Ho sempre avuto un chiodo fisso. Ho fatto tanti lavori, ma non ho mai abbandonato la mia passione. Mi sono impegnata tantissimo, ho trascurato anche molte cose importanti e alla fine ce l’ho fatta”.

Ma davvero pensava potesse succedere tutto questo?

“Un giorno dissi a mia madre: se non ce la faccio a fare la cantante, non ce la faccio… ma sappi che se dovesse capitarmi di avere un’occasione sola, mi ameranno e io ce la farò”.

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