Cultura del fare e sicurezza sul lavoro

Sarà affiancato da dieci vicepresidenti e cinque comitati strategici per portare avanti, fino al 2012, un programma fondato su tre punti: integrazione tra grandi e piccole imprese, internazionalizzazione, con un occhio di riguardo ai mercati del Mediterraneo, e valorizzazione del sistema bancario-assicurativo. Queste le prospettive del futuro presidente dell’Unione degli industriali romani Aurelio Regina che ieri ha ottenuto il consenso della giunta della Uir su programma e squadra di presidenza.
Durante l’illustrazione dei suoi punti programmatici presso la sede di via Noale, il successore di Luigi Abete ha esordito precisando che «il cambio di presidenza avverrà in un’ottica di totale continuità» e ha presentato la sua squadra di “vice” nella quale figurano nomi di rilievo del management italiano: dall’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Mauro Moretti all’ad di Terna Flavio Cattaneo. Regina, presidente della “Manifatture Sigaro Toscano” si insedierà formalmente il 25 novembre, durante un’assemblea della Uir organizzata a Cinecittà, con la volontà di ispirare il suo mandato alla «cultura del fare, al fianco di tutte quelle istituzioni che vorranno affrontare con noi i problemi in termini pratici». Quanto alle prospettive del sistema delle imprese romane, secondo il presidente designato della Uir, «enormi opportunità vengono dai mercati del Mediterraneo che, per la ricchezza delle materie prime, sono diventati molto liquidi e affidabili» e meritano «grande attenzione». Per contrastare la crisi dei mutui, Regina ha annunciato invece la nascita di un Osservatorio permanente, interno alla Uir, che riunirà banche, assicurazioni e aziende per «migliorare il credito delle imprese e premiare la produttività e competitività del settore». Per il presidente uscente dell’Unione industriali di Roma e presidente della Bnl Luigi Abete, sulla questione crisi mutui, «subiamo la situazione globale di una crisi finanziaria importante, dobbiamo stare molto attenti e prudenti, ma in Italia non abbiamo un rischio reale».
Ma tra le preoccupazioni del nuovo leader della Uir c’è anche il settore della sanità che «riveste circa l’80 per cento del budget della Regione Lazio» e che «per un’infausta norma approvata, ha un immediato impatto anche sulle altre imprese». I cinque nuovi comitati strategici previsti cureranno l’attrazione degli investimenti esteri; i rapporti associativi; la Uir femminile; turismo e infrastrutture e, non da ultima, la sicurezza sul lavoro, «un settore su cui - ha precisato Regina - non dobbiamo abbassare la guardia»
Il successore di Luigi Abete è stato eletto dalla Giunta della Uir a luglio e oltre a presiedere la società che produce il sigaro italiano più famoso al mondo, è anche partner di Egon Zehnder International, la società leader mondiale nel settore della ricerca di personale di altissimo livello e un imprenditore affermato nei settori della comunicazione, informatica e beni di largo consumo. Regina assumerà formalmente la guida dell’Unione degli Industriali di Roma durante l’assemblea aperta a tutti gli imprenditori aderenti alla Uir che si terrà il 25 novembre a Cinecittà e dove sono attesi tra gli altri, il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, il sindaco di Roma Gianni Alemanno, il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti e il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo.

I due vicepresidenti di diritto della squadra di Regina saranno: il presidente del gruppo Giovani industriali con delega per la scuola Massimiliano Raspa e il presidente del comitato per la piccola industria, con delega per la semplificazione amministrativa Stefano Zapponini.

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