Il libriccino è di quelli piccini, non particolarmente spesso. Un po’ come tutte le cose comode, insomma. E infatti “Il mondo in cifre 2012” (Fusi orari, pp. 256, euro 10) è proprio quello che vuol essere: un volumetto tascabile di facilissima consultazione e di grande comodità che toglie i dubbi relativi a qualsiasi domanda geografica in grado di affliggere chiunque nei momenti più strani della propria attività professionale. Ad esempio vi domandate qual è la moneta in corso legale in Perù? Ebbene eccovi serviti: il nuovo sol che, al cambio effettivo vale 3,75 contro un euro. O ancora: quanti sono gli sloveni? Due milioni in tutto, la risposta.
Adesso qualcuno potrà obiettare che, al giorno d’oggi, internet è in grado di chiarire in un baleno i quesiti di natura geografica come quelli succitati. E in parte è vero. Per di più con l’i-phone ormai nelle tasche di quasi tutti gli italiani, cavarsi simili dubbi sembra uno scherzo. Eppure “Il mondo in cifre” offre altre particolari chiarimenti che spesso affliggono le nostre menti nei momenti meno prevedibili. Poniamo ad esempio di interrogarci sugli stati più grandi del pianeta e subito scopriamo che c’è chi azzarda la Russia, chi la Cina. Poi c’è chi rilancia sul Canada. E chi punta sugli Stati Uniti. O chi azzarda l’Australia, mica poi tanto piccina nemmeno lei. Ma alla fine nessuno risponde.
“Il mondo in cifre” contiene anche le graduatorie alle quali più curiosamente si guarda - e si pensa - nei momenti più strampalati della nostra vita quotidiana. E allora si sappia che, per estensione territoriale, lo stato più esteso è proprio la Russia (17mila kmq) davanti a Canada (9.971), Cina (9.561), Stati Uniti (9.373), Brasile (8.512). E l’Australia? Solo sesta con 7.682 kmq davanti all’India che, nell’immaginario collettivo, sembra più grande perfino della Cina e invece è un terzo di questa avendo “solo” 3.287 kmq. India che recupera nella classifica dei paesi più popolosi, guidata dalla Cina (un miliardo e 345 milioni) sull’India appunto (un miliardo e 198 milioni). Terzi gli Usa con 314 milioni. Un divario che lascia riflettere. La crescita più rapida in termini di popolazione spetta al Qatar, la più lenta alla Moldova. Il tasso di fecondità maggiore appartiene al Niger, il minore a Hong Kong e Macao.
Duole sottolineare che l’Italia occupa in questa graduatoria il dodicesimo posto a peri demerito con Austria, Portogallo, Spagna, Russia, Ucraina, Slovenia, Germania, Croazia, Repubblica ceca. E altri ancora. Insomma, mezza Europa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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