E adesso, donnine belle, le sfumature fatevele da sole, perché io mi sono rotta quelli che non ho. Il messaggio lanciato da E.L. James, la signora più sfumata (quantunque in primo piano, ovunque ti giri la trovi) del panorama editoriale mondiale (50 + 50 + 50, disponibile in tre colorazioni, venghino siori venghino) è chiaro come il sole: io vi ho lanciato la palla, ora palleggiate pure come volete, in fondo sono c.... vostri.
Del resto, bisogna capirla, mettere insieme il sequel di qualcosa che non ha un prequel ma soltanto un... quel, cioè il pronome dimostrativo maschile tanto caro (bontà loro) alle suddette donnine belle, sarebbe stata una fatica improba, e soprattutto inutile. Le 150 sfumature, fra grigie, nere e rosse, non sono un'opera aperta alla Umberto Eco, non si aprono alle interpretazioni multiple o mediate dai lettori, in questo caso, dalle lettrici. Ciò che doveva dire, e sussurrare, e ansimare lady Erika Leonard l'ha detto e sussurrato e ansimato in tutte le posture e in tutte le location possibili e immaginabili. Forse, arrivata a 50 anni (questo numero, il 50, sarebbe da giocare sulla ruota di Londra, la sua città) sta avendo anche un comprensibile calo della libido. Forse è colpa della menopausa, con conseguenti scalmane... «a posteriori».
Fatto sta che per proporre un seguito allo strepitoso successo delle sue fatiche narrativo-copulative, la ex Snowqueen Icedragon (questo il suo primo pseudonimo, tra il fantasy e il gaelico) ha pensato bene di dare carta bianca alle sue fan. L'editore statunitense Vintage Books il 1º maggio prossimo lancerà Fifty Shades of Grey: Inner Goddes, cioè «Cinquanta sfumature di grigio: dea interiore».
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