Editoria, nasce Beemagazine, rivista online di analisi e ricerca

La nuova rivista del Gruppo The Skill, diretta da Giovanni Cioffi, si propone come un luogo di analisi, informazione e ricerca in cui dare spazio a studiosi competenti e autorevoli nei vari campi del sapere

Editoria, nasce Beemagazine, rivista online di analisi e ricerca

È un parterre di grandi firme quello che accompagna il battesimo di beemagazine (beemagazine.it), la nuova rivista on line di approfondimento del Gruppo The Skill che si propone come un luogo di analisi, informazione e ricerca in cui dare spazio a studiosi competenti e autorevoli nei vari campi del sapere.

Direttore responsabile del magazine on line sarà Giovanni Cioffi mentre Mario Nanni, ex capo della redazione politica dell’Ansa, sarà il direttore editoriale. Proprio Nanni nel suo intervento di presentazione della nuova creatura editoriale ricorda che “nel nome di BeeMagazine c’è il richiamo alle api, e ci sovviene la famosa e omonima favola di Bernard de Mandeville, medico e filosofo olandese, naturalizzato inglese, vissuto tra il 1600 e il ‘700. Com’è stato notato dai critici, Mandeville volle indagare ‘’sull’anatomia della parte invisibile dell’uomo’’ per mettere in luce, quasi in senso medico, la struttura dei comportamenti economici, morali, religiosi e politici”. Un approccio, quello di de Mandeville, ispirato alla necessità di mettere da parte le ipocrisie e far comprendere che l’enorme prosperità globale dell’Inghilterra non era una benedizione divina ma era anche figlia di alcuni “vizi”, come il suo prepotente dinamismo.

Per il battesimo di beemagazine il presidente emerito del Censis, Giuseppe De Rita propone una analisi del momento economico dell’Italia “tra paure e speranze” e spiega che siamo in un passaggio di ciclo: da uno sviluppo giocato sulle dinamiche del lungo raggio, tipico della globalizzazione, a uno sviluppo giocato sul primato del “raggio corto”. “Nessuno può negare – afferma De Rita – il grande ruolo svolto dalle quattro grandi filiere a largo raggio che sono Made in Italy, enogastronomia, produzione di macchine industriali e turismo che garantiscono la massiccia presenza dell’Italia nel mercato internazionale, ma è destinato a durare? Il presidente del Censis esprime i suoi dubbi: le filiere lunghe sono sempre meno la struttura portante dello sviluppo moderno, e si comincia a rivalutare la strategia del corto raggio”.

Altra firma importante del primo numero è quella di Gianfranco Pasquino che propone un articolo dal titolo: “Federatore cercasi nella politica italiana”. Il tema è quello dell’assenza, nell’attuale orizzonte politico italiano, della figura del “federatore’’, sia a destra sia a sinistra. Il professor Rosario Coluccia, accademico della Crusca, nel settimo centenario della morte di Dante, esamina invece “Lo stato di salute della lingua italiana”.

L’amministratore delegato di Rai Cinema, Paolo Del Brocco, intervistato da Pino Nano, già caporedattore centrale della Rai, si sofferma su una analisi del prodotto Rai e su uno sforzo produttivo che nel biennio 2020-2021 produrrà un investimento complessivo di oltre 150 milioni di euro concentrato su su 135 film. La salute di Benedetto XVI e la ricorrente diatriba sulla “legittimità” della elezione di Papa Francesco e del suo stesso pontificato, sono gli argomenti trattati dalla giornalista Giovanna Chirri, per anni vaticanista dell’Ansa, autrice dello scoop mondiale sulle dimissioni di Papa Ratzinger.

Pino Pisicchio, ex deputato di lungo corso e professore di Diritto pubblico comparato, nel suo articolo su “Costituzione materiale e Costituzione formale” arriva a una conclusione spiazzante: il semipresidenzialismo ce l’abbiamo già, dal 1994, e non ce ne siamo accorti.

Infine l’intervento di Stefano Rolando, professore di Comunicazione pubblica e politica all’Università Iulm di Milano, che fornisce una analisi dello stile comunicativo del presidente del Consiglio Mario Draghi. Articoli che verranno aggiornati a cadenza quotidiana nel tentativo di offrire un contributo non banale alla lettura e alla comprensione del presente.

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