Fuori dalla notizia

Le notizie non muoiono sulla carta, né nell’etere, né in Rete. Sopravvivono altrove. Dove, non si sa. Proviamo a immaginarlo

Fuori dalla notizia

Le notizie non muoiono sulla carta, né nell’etere, né in Rete. Sopravvivono altrove. Dove, non si sa. Proviamo a immaginarlo.

La notizia. Prezzo record a un’asta di Sotheby’s a Parigi per 18 lotti fra lettere, biglietti, cartoline e cimeli dello scrittore francese Marcel Proust (1871-1922) appartenuti alla sua governante, Céleste Albaret (1891-1984). I “pezzi” sono stati aggiudicati complessivamente per 227.275 euro, tre volte la stima iniziale. Il documento che ha spuntato la somma più alta è stato un biglietto indirizzato alla domestica con cui Proust chiedeva di avvicinargli una sedia al letto, scritto poche ore prima di morire il 18 novembre 1922: è stato aggiudicato per 21.150 euro. Tra i lotti battuti, un piccolo autografo di sette versi in cui lo scrittore descrive Céleste, che l’accudì fino all’ultima ora: questo “ritratto” della governante è stato aggiudicato per 17.500 euro. Da segnalare l’aggiudicazione per 11.250 euro di un medaglione con all’interno un ciuffo di capelli di Proust, realizzato dalla stessa Albaret poco prima della tumulazione dell’autore di "Alla ricerca del tempo perduto". (fonte: Adnkronos, 17 dicembre 2008)

Fuori dalla notizia Verrà battuto a Parigi, nel corso di un’asta dedicata esclusivamente a cimeli di scrittori del Novecento, il “pezzo” che ogni estimatore di Marcel Proust (1871-1922), l’autore dei sette romanzi che compongono "Alla ricerca del tempo perduto", vorrebbe possedere. Si tratta di una boccetta contenente il profumo della madeleine, cioè il dolce che lo scrittore amava inzuppare nel tè e il ricordo del quale generò in lui l’impulso a ricostruire, seguendo il filo della memoria, la propria vita e quella di decine e decine di personaggi utilizzando come modelli suoi parenti, amici e conoscenti. Secondo una nostra fonte che preferisce mantenere l’anonimato, possessore della preziosissima essenza sarebbe un lontano discendente di Alfred Agostinelli che fu prima autista e poi segretario di Proust e che secondo molti critici gli avrebbe ispirato la figura femminile di Albertine nella sua opera.

Corre anche voce che questa persona, proprio grazie alla magica proprietà di quel profumo, sia il vero autore dei libri firmati da oltre vent’anni da un celebrato scrittore, e che abbia deciso di cedere al miglior offerente il suo “tesoro” perché, essendo gravemente malato, intenderebbe smettere di scrivere.

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