Femen lei, femen lui. Ecco a voi la prima coppia femen «made in Italy». Il marito, novello femen, ha ceduto per amore. La donna si chiama Emy; l'uomo, Ivan. Ma basta dare un'occhiata alla loro foto per capire chi, in casa (e non solo), porta i pantaloni: Emy, appunto, la quale, da perfetta virago, sfoggia anche un paio di Ray Ban tosti. Molto tosti. Sulla maestosa pancia di lui (nudo come un verme) si legge la frase «Fuck you Putin», stesso slogan sulle tette a coppa di champagne (anzi, a bicchiere di vodka) di lei. La loro immagine fa «bella» mostra nel sito femenitalia.blogspot.it, «succursale» nostrana del più ampio movimento femen globalizzato. Animatrice indiscussa del sito è la femen sarda, Marianna Piras, 35 anni spesi «in difesa dei più deboli», soprattutto «donne». Non è certo il caso di Emy, ma va bene lo stesso... Emy, in compenso, ha la fissa di Putin: «Oggi il potere di Putin tiene in catene uomini e donne, colpevoli della loro dissidenza politica, delle loro scelte sessuali, di essere emarginati in una società che non ha spazio per la democrazia».
E poi: «"Fuck you Putin" è il nostro grido di libertà, la nostra richiesta di riscatto. Femen usa i propri seni per combattere contro un sistema patriarcale che li vuole sottomessi e relegati all'esclusivo piacere maschile. "Fuck you Putin" e vaffanculo a tutti i machisti, i fascisti, i neo-nazisti, i razzisti, gli omofobi, i credenti opprimenti e giudicanti, gli uomini e le donne violenti e maschilisti».
Infine un sobrio appello al mondo: «Unitevi al grido di "femen contro le ingiustizie", scrivete anche voi "Fuck you Putin" sul vostro corpo nudo e libero e inviate la vostra foto a femenitalia@gmail.com o femenua@gmail.com».
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