Di conserte, ormai ci sono rimaste solo le braccia. Forse grazie al Manzoni, e al suo “le braccia al sen conserte”. E’ un aggettivo elegante, dal latino aureo “consertus” che vuol dire congiunto insieme, unito, intrecciato. Avviluppato, intricato, legato, annodato.
Significa anche denso, fitto: una citazione del
Poliziano “E ‘l montanaro all’ombra più conserta” non ha avuto la stessa fortuna di quella del Manzoni. Il Petrocchi oltre a braccia, cita anche “mani conserte”, e cioè incrociate. Per il Panzini significa anche “unito con arte”.
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